Ciao Filippo,
non ho effettuato test specifici in questo senso, tuttavia ho notato una buona stabilità delle misure nel corso dell'anno (dunque alle varie temperature dettate dalla stagione).
Diversa è la questione della stabilità della temperatura, che si mantiene costante entro le tolleranze del dispositivo Peltier montato sulla SBIG (pochi decimi di gradi C). Tra l'altro, in ogni sessione mi preoccupo di prendere ex novo i dark frame, poiché diffido di ogni operazione di scaling od ottimizzazione (il cui impatto sulla calibrazione non è sempre valutabile, specie se occorrono elevate precisioni fotometriche).
In questo modo, cercando un compromesso tra magnitudine della stella, tempo d'integrazione, risoluzione temporale, precisione fotometrica, tecniche di misura e filtro di Bessel utilizzato si riesce a lavorare con errori dell'ordine di qualche millesimo di magnitudine, anche senza tempi d'integrazione geologici. In base all'esperienza maturata in tutti questi anni, mi sento di poter dire che le SBIG sono in grado di sfoggiare performance veramente notevoli in questo ambito.
E' stupefacente, infine, come l'attività fotometrica si complichi quando si vuole diminuire l'errore casuale di misura, costringendo ad operazioni talvolta snervanti, magari con software scritto di propria mano: la calibrazione diventa una vera sfida.
Buone osservazioni,
Gianluca
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