davidem27 ha scritto:
Apprezzo anche qui a schermo del PC e senza compressioni questa bella 2174!
Ogni volta che vedo una tua immagine, però, mi viene in mente il discorso che accennammo e a cui non trovammo risposta circa la calibrazione dei colori corretta.
Sarebbe bello leggere un argomento sul forum dove qualcuno chiarisse questo aspetto in modo ragionato e impersonale!
Eh Davide, come vedi anche gli astrofotografi più esperti sono riluttanti nell'affrontare questo tema. Forse perché se n'è parlato molto in passato senza raggiungere un consenso o forse perché in effetti è difficile trovare le risposte giuste.
Quello che io penso è che difficilmente si può oggettivamente riprodurre in foto quello che si "vedrebbe" coi nostri occhi. Forse non è addirittura possibile e l'immagine riprodotta è sempre un'approssimazione. Troppe frequenze che non hanno lo stesso fuoco, filtri che tagliano, e dove non tagliano hanno sensibilità diversa alle varie frequenze ed il peso di ogni frequenza è diverso da quello che si avrebbe nel nostro occhio, software che lasciano libertà nel giocare con curve, saturazione, correzioni selettive, ecc non solo nel manipolare i colori, ma anche le tonalità di uno stesso colore. Ci possono essere un'infinità di tonalità di "rosso", e la combinazione di tutte queste possibili tonalità per ognuno dei colori dà come risultato un qualcosa di soggettivo e, quando un colore rimane nella sua tonalità, teoricamente non sbagliato.
Io sono arrivato alla conclusione che per lasciare il risultato il meno soggettivo possibile, non consulto un'immagine di riferimento considerata giusta e non intervengo selettivamente su un colore. Dopo aver fatto la calibrazione fotometrica con pixinsight, faccio lo stretch dei livelli e saturo i colori cercando di conservare il peso reciproco. Certo che se il risultato mi dà risultati strani (es nucleo blu e spirali gialle) cerco di chiedermi che è successo e di darmi una spiegazione scientifica, come una prova del nove per trovare un eventuale errore nell'elaborazione.