danyline74 ha scritto:
In realtà, a mio avviso, fotografare in remoto significa fare "tutt'altro sport", é un livello differente ed un profondo diverso concetto di intendere lo stesso obiettivo. Un paragone calzante potrebbe essere quello del grande appassionato di corse che magari non potendo andare in pista per provare l'ebbrezza della velocità, trova un espediente alternativo con la Play Station. C'è differenza secondo Te? Secondo me c'è tutta la differenza del mondo perché appunto le due questioni sono su un livello totalmente differente, significa appunto "fare due sport differenti", ecco perché ho abbandonato il remoto. Questa nostra meravigliosa passione un tempo per "pochi eletti" si è trasformata in una gara per tanti "pantofofolai" (senza voler offendere assolutamente nessuno) ed i primi a pagarne le conseguenze sono eventi come gli star party, occasioni uniche di condivisione e reale crescita.
è chiaro che tutti tendenzialmente tendono ad avvicinarsi a situazioni che gli creano piacere e cercano di allontanarsi da cio che gli crea fastidi , questo senza tirare in ballo l' "Introduzione alla psicoanalisi" di Sigmund Freud perchè non di gno..a stiamo parlando alla quale come api al miele siamo legati ma ben si del piacere di veder realizzato l'utilizzo della propria strumentazione astrofotografica.
Non ne farei una pantofolo_crociata come dici sono molti i motivi che inducono a percorrere scelte diverse , certo a dirla tutta , se fosse per mè , un osservatorio remoto lo farei anche , ma con uno strumento tipo un 20"
http://www.rcopticalsystems.com/telescopes/20truss.htmlcomunque con una focale sui 3/4 metri
cosa che non escluderei di fare
