Cari astrofili, vi invio un'altra planetaria estiva, la Abell 72.
Si tratta di un oggetto un pò difficile sia per le condizioni di scarsa luminosità, sia per la scarsa elevazione dall'equatore celeste, per cui i limiti della EQ6 a 1200mm si sono fatti sentire moltissimo!
Sono stato costretto a scegliere un tempo di posa che fosse un giusto compromesso e ho optato per 480s. Inutile dire che le difficoltà ci sono state e lo si vede dalle immagini Halpha e OIII inserite nella scheda, le quali non presentano alcun intervento e pertanto mostrano un allungamento delle stelle in direzione AR.
Nell'immagine a colori ho corretto il fastidioso problema con il sistema a livelli che tutti conosciamo, anche se l'ho applicato selettivamente solo alle stelle. Alla fine la planetaria risulta per lo meno leggibile.
Si vedono anche un paio di galassie, una quasi attaccata alla nebulosa, un'altra in basso proprio al limite dell'inquadratura.
Nel complesso si poteva fare molto meglio...per ora ci si accontenta, in ogni caso le strutture interne sono abbastanza risolte.
Abell 72Sulla abell 72 non ci sono studi specifici ma solo dei riferimenti di carattere spettrale dai quali si ricava che questa planetaria si trova in una fase di alto livello energetico, però non altissimo, le intensità delle righe dell'HeII, infatti, restano deboli, mentre risultano assenti le emissioni di [Ar IV]. Dalla ripresa che vi mostro basta dare un'occhiata alla differenza d'intensità tra l'OIII e l'Halpha per vedere appunto la condizione della fotoionizzazione UV, la planetaria è otticamente sottile.
E' possibile stimare che la stella centrale debba avere una temperatura di poco inferiore ai 100.000K, quindi prossima al massima fase di alta temperatura prima della sequenza delle nane bianche.
A livello morfologico si presenta allungata ellittica, con le estremità leggeremente più sottili, è possibile che la hot-bubble interna, nel corso del tempo, abbia raggiunto lo shell esterno, ecco perchè le zone centrali appaiono a struttura reticolata (tipico effetto del raffreddamento del gas in veloce espansione presente nelle hot-bubble).
Chiaramente di questo se ne dovrà avere conferma, soprattutto da eventuali dati spazio-cinematici.