Barnard 142 e 143 sono una coppia di nebulose oscure nella costellazione dell’Aquila: spesso questa coppia è conosciuta anche come “nebulosa E” per via della somiglianza con la lettera dell’alfabeto.
B143 (sulla sinistra dell’immagine) è molto scura e non lascia filtrare la luce delle stelle, a differenza invece di B142 (sulla destra dell’immagine) che è meno densa.
La distanza stimata di queste due nebulose è di circa 2000 anni luce.
B142-143L’immagine è la prima luce “ufficiale” del mio nuovo setup da campo: pur avendo un osservatorio remoto in Val d’Aosta, ho voluto comunque approntare un setup per uscite “come ai vecchi tempi” insieme ad amici ad esempio nelle località dell’Appennino Pavese a cui sono sempre stato particolarmente legato.
L’obbiettivo era avere un setup leggero e poco impegnativo per riprese a largo campo: il tubo ottico è un apo TS 76 EDPH da 342mm di focale guidato con un cercatore Artesky da 32mm di diametro e camera guida ASI290MM, la camera di ripresa è una ASI 294MM Pro con filtri Antlia da 36mm e come montatura ho scelto l’inossidabile EQ6R.
Il tutto gestito con Mini PC e Voyager.
Il battesimo del setup (a parte le prove preliminari da casa) è stato lo scorso 6 Agosto: sono partito presto da casa alla volta del Pian dell’Armà per sperare di trovare posto, memore dei vecchi tempi in cui nella Luna nuova di Agosto c’erano sempre almeno una decina di astrofili tra pratone e strada. Arrivato al pratone…non c’era nessuno, anzi il pratone era assolutamente impraticabile per via dell’erba troppo alta, ma c’era comunque spazio abbondante nello spiazzo lungo la strada.
Sono comunque rimasto solo tutta notte….ma dove sono gli astrofili, tutti con il remoto??
L’immagine è anche il mio primo lavoro con un sensore CMOS: devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato dalla sensibilità e soprattutto dal bassissimo rumore di questo sensore rispetto ai classici CCD con cui ho lavorato e continuo a lavorare tuttora.
Per contro ho avuto qualche difficoltà in fase di calibrazione con i flat, soprattutto con quelli del canale rosso ma cercando in rete ho visto che è un problema noto con questo particolare sensore Sony IMX294. Sulle immagini successive comunque ho avuto meno problemi ma in parallelo ho dovuto anche rivedere le impostazioni di Pixinsight per la calibrazione…ma mi aspettavo tutto ciò ed ero già predisposto “mentalmente”.
Il sensore mostra un amp-glow molto marcato, ma con la calibrazione poi sparisce tutto.
Infine una nota: l’immagine è un crop consistente dell’immagine originale. Difatti già dalle prime pose mi sono accorto di un fastidiosissimo riflesso su un lato del frame e ho subito pensato ad un qualche problema ai filtri. Poi mi sono accorto che poco fuori dal campo si trovava la stella luminosa Gamma Aquilae: spostando l’inquadratura e portando la stella nel campo, il riflesso spariva del tutto ma le due nebulose erano molto decentrate.
Alla fine quindi ho preferito tenere le due nebulose centrate e poi croppare per eliminare il riflesso.
Dati tecnici
Apo TS 76EDPH (diametro 76mm, focale 342mm) su montatura EQ6R
Camera ASI 294MM Pro con filtri Antlia LRGB 36mm
L 15x120", RGB 16x120" per ognuno dei tre canali colore, temperatura sensore -15C
Gain 120, offset 30
Esposizione totale 126’
Guida con cannocchiale Artesky Ultraguide 32 e camera ASI290MM
Sw usati: Voyager, Pixinsight 1.8, Photoshop CS5
Immagini riprese ad Agosto 2021 da Pian dell’Armà (PV)