Ciao ragazzi
Eeeehhh, caro Andrea, al richiamo delle doppie non posso che rispondere immediatamente eh eh eh

Già mi piacciono di per se e poi è una delle poche cose che si possono ancora fare dal centro cittadino, se poi vedo che ci sono altri interessati allora volo!
Per Danilo di cui sono un estimatore senza riserve (si parlava di te in un circolo fotografico come uno che non solo ha tecnica da vendere ma anche conosce la composizione fotografica a menadito): uso la SBIG ST7XME perché mi permette di arrivare su doppie molto deboli con pochissimi secondi di posa (al massimo 4 o 5). Le doppie molto strette e luminose sono già preda di astronomi professionsiti che sanno di poter calcolare l'orbita in pochi anni, mentre esistono liste ufficiali di stelle neglette, di solito quelle più larghe e deboli che magari sono decenni che non sono più state misurate. Tali liste si trovano nello stesso sito del catalogo generale WDS.
Nel caso delle doppie, a parte certi casi particolari, non si fa prima una media delle migliori immagini per ottenerne una bella da misurare (come per luna e pianeti) ma è vantaggioso misurare le decine di immagini raccolte e poi fare una media delle misurazioni, magari scartando (assistito dal programma) le misure/immagini che sono più sballate.
Prossimamente proverò anche con webcam e DSRL ma siccome tutto il trucco sta nell'avere una immagine con un buon rapporto segnale/disturbo (per favorire il programma che ricerca il centroide delle immagini stellari con precisone subpixel) credo che l'immagine pulita del CCD sia ancora la migliore e soprattutto quella che da risultati più affidabili.
Per Shedar: le motivazioni che mi hanno spinto a fare questo lavoretto sono esattamente le tue. Il seeing decente spessissmo è relegato ad una limitata zona che non si allontana di più di 20 gradi dallo zenit e fortunatamente li di doppie ce ne sono a iosa. E' un lavoro che da parechia soddisfazione, unisce la fotografia con l'alta risoluzione e con misure utili per i professionisti. Io mi sento un po' solo qui in Italia, all'estero ci sono parecchi che lo fanno, sia col micrometro che fotograficamente. Se ti interessa iniziare ti posso assicurare tutto il mio appoggio entusiastico, contaci
Il programma si richiede al signor Losse via mail (si trova sul sito che ho segnalato). In realtà è un programma del tutto free ma a Losse piace moltissimo conoscere "colleghi" in tutte le parti del mondo. E' una persona squisita, disponibilissima, decisamente esperta e molto simpatica e scrive perfettamente anche in inglese. Sai quante notti gli ho scritto per avere delucidazioni o per segnalargli alcune misure fatte al momento e mi ha sempre risposto immediatamente. certe volte abbiamo quasi chattato via mail magari alle 4 di notte...
Sul numero delle cifre sinificative ti do perfettamente ragione. Quando facevo fotometria fotoelettrica di variabili la regola che adottavo era appunto quella da te sottolineata ma con le doppie ho visto che molti segnalano l'intera cifra e così, pur sapendo che non ha molto senso, mi sono adattato. Però quando avrò un certo numero di misurazioni che dovrò pubblicare ufficialmente (solo così passano direttamente nel catalogo generale delle doppie) adotterò sicuramente la prassi solita.
Caro Renzo, anche tu sei un bell'esempio di come si potrebbero fare misure utili. Le tue foto sono sicuramente misurabili. E' un po' quello che penso generalmente quando vedo belle immagini: sono belle ma potrebbero essere anche molto utili, basta passare al gradino successivo, la loro analisi, nel nostro caso la misurazione di angolo e distanza. Fai una prova che sicuramente ti darà magna soddsifazione: chiedi a Losse il programma, poi usa una delle due coppie come stella di taratura (sono stelle che si muovono mooooolto lentamente per cui si possono considerare fisse per molti anni) e una volta ricavata la scala immagine e l'inclinazione della webcam sulla linea Est Ovest, potrai misurare l'altra. Poi fai un confronto dei dati da te misurati con i dati da catalogo e rimarrai a bocca aperta, quasi sicuramente spaccherai il decimo di secondo d'arco o i due decimi e il mezzo grado di angolo di posizione (e potresti fare di più se avessi un numero maggiore di immagini da misurare e poi mediarne le misure) facendo concorrenza alle migliori misure fatte da professionisti con il micrometro filare attraverso i più grandi rifrattori del mondo (provare per credere). L'imaging digitale ha reso possibile all'astrofilo medio di ottenere immagini spesso più belle di quelle riprese vent'anni fa con i migliori telescopi terrestri. Spesso ci si accontenta di questo (ed è già unn bel risultato) ma non si pensa che, come conseguenza, ci si ritrova anche in grado di poter fare lavori da osservatorio professionale, cosa che una volta ci era disperatamente preclusa.
Fateci un pensierino e magari fatemelo sapere, mi sento solissimo in questa attività
Un salutone a tutti quanti
Alessandro