Renzo ha scritto:
Vi sono test fatti da vari astrofili con fotocamere diverse dove si nota che spengendo la camera per un paio di minuti e riaccendendo si ha il raffreddamento del sensore.
Personalmente non lo faccio mai altrimenti mi va al diavolo l'impostazione automatica della sequenza e anche l'autoguida (ogni volta che devo spengere e riaccendere tocco la fotocamera e l'autoguida balla il rock & roll).
Normalmente metto un tempo fra i 15 e 30 secondi di intervallo fra una ripresa e l'altra e non ho notato differenze apprezzabili, a occhio, fra una ripresa e l'altra, se non dovute al variare delle condizioni del cielo (quelle si notano moltissimo)
Ma sono dati che è bene che ognuno ottenga anche dalla propria esperienza in quanto variano anche da fotocamera a fotocamera, in funzione della temperatura (più è alta e maggiore è il tempo di "riposo") e altro.
Comunque considerando che spesso riprendi dall'Amiata, sicuramente la quota aiuta anche d'estate, se si riesce a stare sotto i 20° è già molto.
Grazie per le info
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