Grazie per i complimenti anche a voi Davide e Marcello!
david ha scritto:
Domanda :
ma la AO non si dovrebbe usare con focali ben più alte, tipo 1800 / 2000 ?Hai effettuato delle pose a focali simili e se si come si comporta?
Purtroppo non ho focali più lunghe, anche se ho una barlow ( che si dice apo), ma è meglio lasciarla dentro la scattola. Nel mio parere l'AO è una soluzione di guida definitiva per tutti quelli che hanno una montatura al di sotto della Paramount. Certo che, in teoria, a 800 di focale con una risoluzione di 1.64"/pixel, qualsiasi guida al di sotto di 0.8" di errore andrebbe bene, ma purtroppo la teoria e la pratica sono cose ben diverse come ho potuto notare. Certo anche che a focali più corte gli errori si nascondono e inversamente a 1800/2000 la AO sembra quasi imprescindibile . Alessio Pisani ha scritto un interessantissimo articolo sulla teoria dell'ottica adattiva:
http://astrofotografia.uai.it/articoli/ ... attiva.pdf e come puoi vedere nel suo sito ed in quello di Andrea Tamanti si riesce a ottenere risultati stupefacenti. Diciamo che ho fatto una scelta di andare sul sicuro e senza mal di testa.
ras-algehu ha scritto:
Infatti un altro vantaggio con l'uso di astroart (ma vorrei vedere la versione 4 dove sembra che il DDP sia miglirato di nuovo) e che se hai una immagine satura in qualche regione dell'immagine e continui a sommare le varie immagini lui salva alla fine a 32 bit (nazi gia quando sommi porta a 32 bit) in modo che poi l'applicazione dei filtri (vedi soprattutto il DDP) abbia una maggiore efficacia.
Questa sarebbe una funzione molto interessante da vedere come si comporta in quei casi dove il nucleo satura molto prima del resto, come M42 o M31. Vediamo come funziona!
_________________
Saluti e c.s.,
Romulo Freire
_____________________________
http://romastrophoto.altervista.orgGiocattoli: Visac VC200L (1800mm f/9), SN8" (812mm f/4), WO Megrez 72 APO, Gemini G42, Canon350D Mod, SXV-H9, SXV-AO (Lodestar Guiding), MZ-5C.