Magari la questione è già stata posta.
Io ho sempre sentito dire che quando si fa una ripresa astronomica, al momento della scelta di numero di pose - tempi di integrazione ecc, è sempre meglio fare poche pose lunghe che tante corte. Ad esempio, tra fare 100 pose da 10 secondi e 10 pose da 100 secondi, sarebbe di gran lunga migliore la seconda opzione. Il perchè di questa cosa sarebbe nella statistica.
Io su questa cosa sono un po' scettico, vorrei, nel caso sia vero, una motivo serio. La statistica chiaramente dice che fare 100 pose da 10 secondi è meglio che farne 10 da 10 secondi, non ci voleva un mago per capirlo, sommando le pose il rapporto segnale rumore migliora, questo perchè c'è una relazione tra il rumore di una singola immagine e il rumore della somma (o media) delle immagini. In particolare in questo caso il rapporto migliora di un fattore radice di 10. Ma nel caso di tempi diversi di posa... mah...
Ovviamente io non parlo di casi limite, come fare pose da 1/10 di secondo, parlo di tempi di posa tali da ottenere un istogramma accettabile dove il segnale si stacchi bene dal bias. Che dite?
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Faccio parte del GAM42 di Mairago
osservo e faccio foto dall'osservatorio di Mairago (LO) con:
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