valerio ha scritto:
Ciao, preferisco la seconda. Non so se fotografi da tanto o hai appena cominciato; comunque sia, il risultato è già molto buono; certo si può migliorare ma siamo già a buoni livelli. Tendenzialmente prolungherei un poco le singole pose, almeno 5 minuti. Lo zoom l'hai diaframmato? da alcune stelle sembrerebbe così, ma a quel punto non sarà stato più a f/5.6 l'obiettivo.
ciao
V
Innanzitutto ringrazio e saluto tutti.
Provo a rispondere Valerio.
Fino a due anni e mezzo fa usavo il telescopio (SC Meade 8 pollici su vixen GP) solo in visuale.
Poi ho cominciato a fotografare luna e pianeti in proiezione dell'oculare.
E' dall'estate dell'anno scorso (dopo aver revisionato personalmente la montatura per ridurre i giochi) che mi cimento anche nell'astrofotografia del profondo cielo.
D'altronde era l'unico modo per avvicinarmi alle galassie (la mia passione) ed alle nebulose, pressochè invisibile dal mio inquinatissimo sito (vicino a Malpensa).
In genere fotografo dal mio inquinatissimo sito con un filtro LPR, ottenendo discreti risultati grazie alla somma di molte pose (anche 100 da 180 secondi), però come lasciarsi sfuggire cieli decisamente più accattivanti come quelli del parco del cilento?.
Questa, invece è la prima volta che fotografo con lo Zoom (era un esperimento).
Ti confermo che non ho diaframmato come riportato nei dati exif dell'immagine:
Nome modello fotocamera
Canon EOS 300D DIGITAL
Data/ora scatto
24/08/2007 2.47.54
Modalità scatto
Manuale
TV (Velocità otturatore)
181
AV (Valore diaframma)
5.6
Modalità di misurazione della luce
Media ponderata al centro
Velocità ISO
800
Obiettivo
75.0 - 300.0 mm
Distanza focale
300.0 mm
Dimensione immagine
3072x2048
Qualità immagine
RAW
Flash
Off
Bilanciamento bianco
Personalizzato
Modalità AF
Messa a fuoco manuale
Parametri
Contrasto +1
Nitidezza +1
Saturazione colore +1
Tono colore Normale
Gamma Colore
sRGB
Dimensione file
7534KB
Modalità di funzionamento
Scatto a fotogramma singolo
Il dubbio che però ho maturato, dato che lo Zoom l'ho acquistato di seconda mano, è che davanti all'obiettivo, ciò che ritenevo un normale vetrino antipolvere forse è un filtro...
La sigla riportata è la seguente: B-W 55E 010 1X.
Ragionandoci 55E si riferisce al diametro dell'obiettivo, 1x al fattore di moltiplicazione dell'immagine, sul resto se qualcuno può aiutarmi a decifrare lo ringrazio.
Ho usato come tempo di posa 180 secondi, per due motivi: la limitata precisione della montatura senza inseguimento (mi sono accorto che avrei dovuto aggiungere un piccolo peso, che non avevo, per bilanciarla meglio) e la temperatura esterna superiore a 30 gradi (con i problemi di rumore che ciò produce su sensori non raffreddati).
Inoltre il cielo non era molto trasparente a causa del gran caldo e delle nubi che continuamente solcavano il cielo (si vedeva la via lattea, ma non con la trasparenza di altre serate).
La prossima volta, però, ho intenzione di allungare i tempi e vedere se la montatura lo permette.
In ultimo ne approfitto per salutare Pedro e rispondergli sul core giallo.
Ho esaltato cromaticamente un pò il core per evidenziare la polveri vicino al nucleo... forse è un pò tropo giallo limone, potevo renderlo più arancione, ma ciò produceva una eccessiva tonalità magenta delle parti più esterne di M31.
Si tratta quindi di un compromesso per evidenziare maggiormente alcune informazioni contenute nell'immagine ed un opinabile e personale gusto estetico.
In realtà, non è facile definire i fantomatici colori naturali (reali), probabilmente meno marcati di quelli delle mie immagini, ma anche in questo caso il nucleo sembra tendere a leggere tonalità giallo arancioni (diciamo che non è facile stabilire un immagine di riferimento affidabile, basta girare in Internet e se ne vedono di tutti i colori).
Anche il comando White2 di IRIS produce risultati contraddittori ... per cui ho deciso di forzare un pò i colori per evidenziare meglio alcuni dettagli.
Cieli sereni e ciao a tutti
Paolo