| Grazie a tutti per il caloroso incoraggiamento
che mi date sempre per andare avanti .
 
 Non immaginate quanto mi sia di aiuto.
 
 Ma soprattutto non immaginate quanto non vi
 sia niente di "eccezionale" nelle immagini che
 realizzo .
 
 Mi preme sottolineare soprattutto questo concetto .
 
 Non esistono "maestri" in questa disciplina piu che
 in altre. Buona parte di quelli definiti da voi risultati
 "stupefacenti" e' semplice tecnicismo .
 Tecnicismo riconducibile alla cura del setup,
 la scelta degli strumenti , dei tempi giusti
 di posa ( sensa farsi prendere dall'ansia di
 fotografare l'universo in una sola notte),
 dalla capacità di manipolare le immagini
 e alla fine , trattandosi di risultati puramente
 estetici , c'e' il gusto personale nel proporle
 che può piacere o meno .
 
 Probabilmente anche qui c'e' della ricerca , se
 cosi si può definire , ma e' piu un approfondimento
 delle tecniche di elaborazione che uno studio
 scientifico vero e proprio.
 
 Sono certo , lo detto piu volte e lo ribadisco ,
 che tutti quanti voi messi nelle stesse condizioni
 strumentali e depurati dell'ansia di fotografare
 l'origine dell'universo in 30 secondi, potete
 raggiungere gli stessi risultati.
 
 Non c'e' nessuna magia , ne maestria particolare.
 
 Spero di poter fare molto presto   un resoconto
 tecnico dettagliato dei passaggi che portano
 un astroimager "cittadino" ad ottenere
 risultati come quelli che vi propongo io
 o altri bravissimi astroimager italiani
 che lavorano nelle medesime condizioni
 ( es.: andrea tamanti).
 
 Penso che sarà di ausilio a quanti
 pensano irragiungibili risultati paragonabili
 soprattutto scoprire cosa c'e' realmente
 dietro ciascuna immagine.
 
 
 Mi sono dilungato troppo......
 
 
 Marco ....
 si sono visibili artefatti , in particolare le stelle rosse sono
 di un rosso non naturale e di aspetto strano.
 
 Ho fatto molti passaggi per arrivare a quel risultato tra cui ,
 non ultimo , quello di utilizzare i dati colore di una immagine
 realizzata a focale 520mm( contro i 1200 di quella che vedi).
 Immagine , quella a colore, che probabilmente possedeva delle
 difettosità microscopiche , ma che ingrandite quasi 3 volte
 si rendono visibili.
 
 
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