Ciao a tutti,
il valore canonico a cui misurare l'fwhm viene indicato come quello compreso tra 1/3 e 1/2 del livello di saturazione del sensore che si utilizza.
Non per farla complicata ma questo non vuol dire che il valore giusto sia 20.000 ADU per tutti i sensori a 16bit in quanto vanno valutati, esattamente come nel caso dei flat frame, sia il gain (ogni quanti elettroni raccolti si produce 1 ADU) che la full well capacity (num. di elettroni accumulabili).
Per semplificare il tutto conviene usare come riferimento le tabelle dei flat field che sono molto simili in termini di requirement (tipicamente 1/3 del valore di saturazione) e che esistono precalcolati per la maggior parte delle camere in commercio.
Concordo con Gianni circa le osservazioni sulle modalità e sul fatto fondamentale che, a meno di non usare sw specifici, è importante riferirsi al corretto image scale. Sui tempi di esposizione ho alcuni dubbi, tempi brevi diciamo sull' ordine dei decimi di secondo andranno mediati e saranno tendenzialmente inquinati dal fatto che il valore trasversale e quello longitudinale (assi x e y) della stella saranno fortemente diversi, nel caso del DIMM questi valori (definiti di scintillazione) vengono tenuti in conto per calcoli più complessi che poi combinati danno vita ad un valore più preciso di fwhm.
In generale il seeing disc visibile in una esposizione che media i valori di scintillazione (ordine dei 5 secondi) dovrebbe essere vicino al valore del seeing misurato da un sistema dedicato (DIMM) sull'ordine del 20%-30%. Tra l'altro questo valore ha la possibilità di fornire una buona base di confronto per gli fwhm misurati durante le lunghe esposizioni (ordine di minuti) per verificare anche le qualità di tracking del sistema di ripresa.
Filippo.
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