Renzo ha scritto:
Personalmente mi sono sempre trovato male con le camere alimentate via USB
Ho provato la Lodestar e la Magzero ma con la prima riuscivo a farla funzionare solo con un cavo di 60 cm poi la perdita di tensione la faceva funzionare male mentre la seconda con Maxim causava sempre problemi di blocco del programma.
I problemi da te riscontrati con la Lodestar sono noti e sono dovuti al fatto che essa ha una richiesta di energia al limite delle specifiche dell'USB, circa 500 mA a +5V. I cavi lunghi, magari non di eccezionale qualità (es. conduttori di diametro insufficiente), causano una caduta di tensione che impedisce di far arrivare alla camera tutta la potenza che essa richiede per funzionare correttamente. Ad esempio, collegandola con il suo cavo USB in dotazione (~ 3 m) direttamente ad una porta USB del PC non ho mai avuto il minimo problema, ma se per caso ti viene in mente di allungare il cavo a 5 m o peggio ancora metterci di mezzo un hub USB, allora sono dolori (a meno che non si usi un hub di buona qualità e alimentato). La Lodestar X2, tuttavia, è di una generazione successiva ed è sperabile che non sia così "difficile".
Per quanto riguarda le camerine CMOS, ho avuto per diversi anni la Magzero prima di passare alla Lodestar. Ma si parla di un prodotto (la MZ-5m) vecchio di quasi dieci anni, il cui problema principale era il driver. Le camerine CMOS di ultima generazione, tipo le ASI, posso dire che non mi hanno mai dato nessun problema.
Infine, c'è anche un discorso di software. Con certi tipi di camere Maxim DL è molto più "schizzinoso" e "sensibile" di altri (es. PHD Guiding), quindi c'è anche questo fattore da tenere in conto.
Concludendo, secondo me oggi nel 2017 ci sono gli estremi per togliere un cavo (meno ce ne sono, meglio è) e risparmiare energia senza avere significativi grattacapi con l'USB. Poi, intendiamoci, la decisione finale soppesando pro e contro spetta a Danilo, anche tenendo conto delle sue esigenze e del suo
setup.