Salve a tutti, per oltre otto mesi non siamo riusciti a fare riprese astronomiche, per la maggior parte dovuto al meteo che ha caratterizzato questo lasso di tempo, ma anche perché, vista la situazione ci siamo dedicati alla realizzazione di quello che è stato un nostro sogno da quando abbiamo iniziato a fare fotografia astronomica, ovvero la realizzazione di un osservatorio a controllo remoto.
Questo progetto ci ha portato via parecchio tempo anche perché abbiamo dovuto in primis scegliere la location provvisoria dove poter realizzare tutto l’apparato in modo da avere la possibilità di poter ovviare ai classici problemi dovuti al utilizzo del materiale astronomico. E questi problemi ovviamente ci sono stati per cui avere la possibilità di poter intervenire direttamente ci ha permesso di poterli risolvere senza fare centinaia di chilometri. Tutto questo per poter dare affidabilità al sistema di automatizzazione in modo da poter spostare tutto l’osservatorio in una location definitiva in un futuro non troppo lontano.
L’osservatorio è stato progettato e costruito totalmente in autonomia, senza rivolgerci a nessun tecnico per nessuna delle sue parti, questo per renderlo il più economico possibile. Dei ringraziamenti vanno a Fabiomassimo Castelluzzo che ci ha dato delle indicazioni su alcuni particolari da comprare sui quali avevamo dei dubbi. Alla fine di tutto il costo dell’osservatorio è stato relativamente basso, poi con il passare del tempo abbiamo aggiunto vari gadget per un controllo più completo della situazione metereologica, come una all-sky-cam, anche questa self-made, che ci permette di monitorare il cielo e vedere se le condizioni permettono di aprire il tetto.
Qui di seguito alcune foto dell’osservatorio con dentro l’RC8, anche se la prima foto che pubblichiamo è stata realizzata con lo Sharpstar.
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Le impressioni sull’utilizzo di un osservatorio a controllo remoto, a parte gli inconvenienti iniziali, non sono che positive. Non tanto per la comodità di non dover uscire di casa con centinaia di chili di materiale, ma per le infinite possibilità di ripresa che ti regala. Mai e poi mai noi astrofili andremo a fare una uscita in una serata in cui la luna ti lascia un’oretta per fotografare: con l’osservatorio anche se mezzora, puoi finire l’integrazione del colore per dire. Spessissimo le serate migliori sono infrasettimanali e non nei week-end e non tutti possono uscire durante la settimana, per motivi familiari o semplicemente perché si fanno dei lavori nei quali l’attenzione è fondamentale e una notte insonne può arrecare disturbi. L’unica cosa negativa è la perdita di contatto fisico con il cielo, che non è cosa da niente, ma i vantaggi sono di più considerando che l’età avanza e l’attrezzatura astronomica pesa. Sicuramente la schiena ringrazia.
Passiamo alla foto: questa è la prima immagine prodotta dall’ Astrotuscia Remote Observatory, questo il nome scelto per la postazione, per dare una connotazione territoriale alla realizzazione. Si tratta di un LRGB della zona della costellazione del Cigno, dove si mostra la nebulosa Sharpless 101, comunemente nota come Tulip nebula. Si tratta di una grande regione H II situata sul Braccio di Orione a circa 8750 anni luce da noi. Si ritiene che la sorgente della radiazione ionizzante i gas della nebulosa sia la stella HD 227018, una gigante blu pari a 8,5 mag. La nebulosa ospita alcuni fenomeni attivi di formazione stellare, oltre ad alcune sorgenti di onde radio. Nelle vicinanze della nebulosa, uno degli oggetti più studiati della volta celeste ovvero il complesso Cyg x-1 una sorgente di raggi X, molto probabilmente un buco nero, la cui massa, ammonterebbe a 15 volte quella del Sole. Cygnus X-1 fa parte di una binaria a raggi X di grande massa formata, oltre che dal buco nero, da una supergigante blu catalogata come HDE 226868; la stella e il buco nero orbitano attorno al baricentro del sistema ogni 5,6 giorni. Il vento emesso dalla stella ruota attorno al buco nero alimentando un disco di accrescimento dal quale si origina l'emissione di raggi X osservata. Perpendicolarmente al disco vengono emessi due getti che espellono nello spazio una parte della materia che va verso il buco nero.
Per tutti i dati di ripresa vi rimando alla scheda del sito.
https://sites.google.com/site/astrotusc ... sa-tulipoaSpero vi piaccia