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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: lunedì 2 maggio 2016, 9:34 
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Iscritto il: domenica 29 novembre 2009, 13:50
Messaggi: 632
Località: Bolzano
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non é una questione di sensibilità sulle planetarie perché ce ne sono molte che sono luminose.
È piu una questione di definizione. Se vedi sul web ci sono delle planetarie fatte con sensori con pixel grossi e poi unite a sensori con pixel piccolissimi, come le varie asi zwo e alta risoluzione. Molte volte si alza la focale a 3000 addirittura...

Il seeing ovvio conta sempre, perché si lavora da 0,5 a 1.5 arcosec....ma credo che il discorso fatto in questo post non sia sempre uguale per tutti i soggetti.

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: lunedì 2 maggio 2016, 11:17 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
Certe che ci sono luminose ma c'è ne sono tante deboli oltre che piccole.
Ma il problema, si diceva, è solo seeing. Se mi dici che hanno seeing da 1.5 d'arco costanti per tutto il periodo della rirpesa tanto di cappello! Anzi dimmi dov'è che ci trassferisco il tele! Allora avrebbe senso avere un tele con una scala del tipo 0".5/pixel o 0."7/. Ma nella realtà se hai un seeing da 3" (e già è buono credimi) allora inutile andare oltre i 1".0-1".5/pixel

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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: sabato 7 maggio 2016, 15:13 
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti!
Torno dopo non so quanto tempo a poter scrivere e dedicare un po di tempo a questo nostro folle "hobby"...
Mi fa piacere trovare questo 3d ancora "in vita" e abbastanza vegeto!
Ho letto di ottiche adattive ma, purtroppo, è davvero un errore (voluto) di scrittura da parte delle case produttrici... Tali ottiche non sono, infatti, ADATTIVE ma ATTIVE... C'è una bella differenza! Diciamo che si tratta di specchi piani o lenti non deformabili che riescono a fare una guida molto più veloce di una normale montatura. Ne deriva, in teoria, una migliore puntiformità delle stelle e, quindi, una migliore possibilità di raccogliere il dato. Un'ottica davvero ADATTIVA, è in grado di deformarsi per correggere una serie di problemi relativi anche al sistema di ripresa e al fronte d'onda atmosferico. Esistono parecchie ditte che producono elementi riflettenti (non si può fare con elementi a rifrazione) deformabili che generalmente correggono problemi polinomiali fino al 9° ordine (cioè parte del fronte d'onda, sferica, astigmatismo se non erro...). Ovviamente anche in questo caso tali elementi deformabili sono di piccole dimensioni (quelli umanamente abbordabili arrivano al pollice quadrato...) e non comprendono una elettronica e/o un sistema di gestione del tutto che va infatti progettato ad hoc...
Ci si sta provando a realizzare qualcosa di utilizzabile dagli "astrofili" (ma parliamo comunque di non meno di 15/20K euro...) ma ci sono ancora parecchi problemi da superare... Ci si arriverà entro qualche anno spero.
Certamente un'ottica di guida attiva potrebbe, ma non necessariamente sempre, aiutare a migliorare la diffusione del dato dovuta ad errori di tipo meccanico (ovviamente non dovuti al seeing però...). Diciamo che chi non ha montature e sistemi rigidi e/o molto performanti a livello meccanico, potrebbe notare certamente dei miglioramenti. Il punto limitante quì, come si diceva poc'anzi, è sempre il seeing ed i fattori ambientali di ripresa.
Per quanto attiene l'ottimizzare la scala di ripresa va detto che, in questo caso, si parla spesso in rete di Nyquist... Purtroppo nel caso da noi considerato, non è valido in quanto fa riferimento alla possibilità di ricostruire una sinusoide ed è "monodimensionale"... Nel nostro caso specifico possiamo solo pensare al tipo di operazioni che di solito effettuiamo sulle immagini (a partire dall'allineamento e/o spesso alla interpolazione bicubica delle immagini per poi sommarle ecc..) per derivare il sovracampionamento necessario affinchè possiamo essere sicuri almeno di non perdere dati nei vari passaggi. Ebbene dai calcoli viene fuori che risulta necessario (sempre e solo per essere certi di non perdere dati) che il sovracampionamento da ottenere è di 3,3/3,5 volte il vaore di FWHM medio. Se volte qualche formula o procedimento per comprendere meglio ecco un link interesante:
http://www.stanmooreastro.com/pixel_size.htm

Spero di aver riacceso ulteriormente questo topic! Hahaha!

Ciao da JOE


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 Oggetto del messaggio: Re: Strumento per le galassie
MessaggioInviato: sabato 7 maggio 2016, 15:16 
Non connesso
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Iscritto il: giovedì 9 marzo 2006, 19:40
Messaggi: 987
Località: Salerno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Piccola aggiunta...

per questi motivi ed altri legati al modo in cui i sensori ccd raccolgono i dati, è bene considerare che, per chi vuole riprendere oggetti estesi e deboli (ovvero con scarsi dettagli superficiali) è meglio tendere al sottocampionamento. Per coloro invece che vogiono riprendere principalmente oggetti stellari e/o tendenti alla puntiformità, è meglio tendere al sovracampionamento...

Ciao da JOE


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