http://www.astronomia.com/2016/12/12/gr ... rimo-test/Cita:
Un gruppo di ricercatori guidato da Margot Brouwer del Leiden Observatory, in Olanda, ha messo alla prova, per la prima volta, una nuova teoria sulla gravità proposta di recente dal fisico teorico Erik Verlinde dell’Università di Amsterdam. Gli astronomi hanno utilizzato la deformazione dello spaziotempo, prodotta dal fenomeno della lente gravitazionale, per misurare la distribuzione della gravità attorno a più di 33 mila galassie. I risultati, pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, suggeriscono che la teoria di Verlinde risulta in buon accordo con i dati osservativi.
Come già accaduto nel corso della storia della scienza, quando ci si trova di fronte alla necessità di risolvere alcuni grandi problemi nell’ambito di un paradigma già consolidato (stiamo parlando della relatività generale), possono venire alla luce nuove idee o teorie alternative che, entrando in conflitto con le vecchie, causano spesso controversie scientifiche. Com’è accaduto con Verlinde quando, nel 2010, sorprese il mondo proponendo una teoria completamente nuova della gravità: “On the Origin of Gravity and the Laws of Newton“. Secondo lo scienziato olandese, la gravità non sarebbe più una forza fondamentale della natura bensì una sorta di “fenomeno emergente”, così come l’ha definita lo stesso autore. In altre parole, così come la temperatura emerge dal moto di particelle microscopiche, anche la gravità può emergere dalla variazione di bit fondamentali d’informazione che sono immagazzinati nella struttura fondamentale dello spaziotempo. [...]