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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 15:03 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Apro questo nuovo topic dedicato allo stesso concetto di scienza.
Fino a pochi giorni fa non sentivo neppure la vaga necessità di un topic come questo perché consideravo che alcuni aspetti fondamentali dell'epistemologia scientifica fossero patrimonio comune di tutti i forumisti; l'ultima discussione che mi ha visto protagonista mi ha tuttavia persuaso del fatto che ve ne sia bisogno.
Mi scuso fin d'ora per l'aspetto didattico della trattazione.

Nell'elaborazione di una teoria scientifica si possono distinguere tre momenti:

- il prendere contatto con il fenomeno che cattura l'attenzione mediante osservazione e/o sperimentazione (osservazione per l'astronomia, sperimentazione per le altre scienze);

- la scelta, in effetti tutt'altro che banale, delle variabili che si ritengono interessanti per descriverlo, almeno in un primo ordine di approssimazione, e l'elaborazione del modello matematico. In tal modo si ottiene un modello dotato di potere descrittivo;

- la formulazione di previsioni sulla base del modello e la loro verifica osservativa o sperimentale (con dati diversi da quelli usati per elaborare il modello). In caso di verifica positiva, ossia nel caso in cui sia verificato che il modello è dotato anche di potere predittivo, esso è sulla via di divenire teoria scientifica (potrebbe anche scalzare la teoria di riferimento, se ve n'è una dotata di minore potere descrittivo e/o predittivo).

Per fare un esempio elementare, pensiamo alla caduta dei gravi.
Il primo momento consiste nel prendere contatto col fatto che una mela, un'arancia e un melone, se non altrimenti vincolati, cadono verso il suolo con moto accelerato; il secondo momento consiste nell'ipotizzare che la terra attragga ciascuno di tali oggetti; il terzo momento consiste nel prevedere che anche un'anguria, lasciata libera, cade e nel verificarlo sperimentalmente (ho avuto modo di fare tale esperimento, sia pur involontariamente. Ho notato che, a dispetto dell'apparente solidità, una pesante anguria si trasforma in acqua e poco più già al primo contatto col terreno).

Senza capacità di descrivere e di predire al tempo stesso, un modello non può assurgere al ruolo di teoria scientifica.

Vi è il chiaro problema della teoria delle stringhe, che formula sia previsioni attualmente verificabili, sia previsioni attualmente assolutamente non verificabili... ma le previsioni verificabili non sono diverse da quelle del Modello Standard, con tutte le questioni epistemologiche del caso.

Concludo con il link ad un articolo sulla costruzione epistemologica della fisica del fisico sperimentale delle particelle elementari Marcello Giorgi di Trieste.


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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 17:49 
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Iscritto il: lunedì 18 luglio 2016, 16:16
Messaggi: 245
Riflettevo su una cosa.

La formula del pendolo T = 2 ∏ √(L/g) abbiamo visto che ha valore predittivo del calcolo del periodo orbitale dei pianeti del sistema solare.

Non sappiamo se vale anche negli altri sistemi, ma supponiamo di si (anche perché a me ha funzionato 10 volte su 10).

La cosa che non capisco è che nella formula del pendolo non c'è il parametro della velocità, eppure la formula funziona.

Mi spiego meglio.

Quando io faccio oscillare il pendolo, non imprimo alcuna spinta, ma il movimento è generato solo dalla forza di gravità e dal fatto che la sfera non parte dal punto di equilibrio, e si muove oscillando attorno ad esso per effetto della forza di gravità terrestre che tira dal basso.

Nel cosmo si dice invece che qualcosa ha impresso il moto ai corpi, cioè che c'è stata una spinta.

Ma se c'è stata una spinta, la regola del pendolo non dovrebbe essere rispettata.

La formula del pendolo è rispettata solo se il movimento è impresso unicamente dalla forza di gravità.

Se io spingo la sfera essa viaggerà più velocemente di quella a cui viaggerebbe solo per effetto dalla gravità terrestre, e quindi la formula dovrebbe dare errore.

Nel sistema solare, c'è stata la spinta, ma la formula non dá errore.

È come se i pianeti si muovessero solo per effetto di una forza attrattiva esterna (o repulsiva interna, non cambia nulla), analogamente al pendolo di Galileo, quindi senza alcuna spinta iniziale.

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Bisogna aspettare un altro po'...


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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 18:14 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
Messaggi: 3766
Località: via stella Anzio
Stiamo parlando di approccio alla scienza , il tuo non è un approccio scientifico. E tutto quello che hai scritto non è pertinente con l argomento

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 19:27 
Lennyus, hai aperto e appestato due lunghissime discussioni basate sul nulla che sono state chiuse dalla moderazione. Vuoi rovinare anche questa di GTBL?
Vai a fare il troll da un'altra parte :evil: .


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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 20:00 
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Iscritto il: lunedì 18 luglio 2016, 16:16
Messaggi: 245
Cristiano perché dici "stiamo parlando". Non mi pare che tu abbia apportato alcun argomento nella discussione, anzi.

Quanto alla non pertinenza del mio intervento, il post iniziale si poneva il problema di capire se, per considerare "scientifica" una teoria, sia sufficiente il solo carattere descrittivo, oppure se occorra anche quello predittivo, ed io sono intervenuto perché la mia teoria è dotata di entrambi i caratteri, non solo quello descrittivo, ma anche predittivo, quanto meno in ordine alla previsione del tempo di rivoluzione di un determinato corpo celeste attorno ad un centro gravitazionale.

Renato

Innanzitutto la mia discussione non è stata chiusa a causa mia.

Poi, tu dici che sono un throll, ma se guardi bene tutti i tuoi interventi nelle mie discussioni, non hai fatto un solo intervento utile alla discussione, anzi, non hai fatto altro che disturbare dicendo che ero un Throll, tant'è vero che sei stato anche richiamato da un altro utente, ed io puntualmente ti ho sempre ignorato, ma tu imperterrito intervieni ancora qui per dire sempre la stessa cosa e per parifiicare "al nulla" tutto ciò che dico, senza uno straccio di motivazione a supporto delle tue accuse di infondatezza verso le mie tesi.

Secondo me il Throll sei tu.

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Bisogna aspettare un altro po'...


Ultima modifica di lennyus il giovedì 8 dicembre 2016, 21:39, modificato 3 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 20:13 
Stai riproponendo sotto altra forma gli stessi argomenti vacui e già respinti delle altre discussioni. Giudicherà la moderazione chi stia appestando il forum.


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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 20:16 
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Iscritto il: lunedì 18 luglio 2016, 16:16
Messaggi: 245
Ovviamente respingo decisamente al mittente l'epiteto di "appestatore", reiterato irriverentemente più volte.

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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 21:58 
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Iscritto il: lunedì 10 ottobre 2011, 13:57
Messaggi: 267
Ripeto per l'n-ma volta, con n parametro che lascio ad altri determinare, che usare i termini degli ordini più bassi di uno sviluppo in serie per rappresentare il campo gravitazionale è usare un noto modello approssimato che non ha né carattere descrittivo, né carattere predittivo. E' solo un usare una rappresentazione universalmente conosciuta e altrettanto nota per essere valida in contesti limitati. Una rappresentazione cioè comoda e utile in certo contesti.
Se la rappresentazione approssimata viene invece usata per costruire un modello, è, semplicemente, un usare male un concetto ampiamente descritto in qualunque manuale di fisica a livello elementare (ve ne sono a bizzeffe in commercio; per una trattazione meno elementare rimando a Lev D. Landau, Evgenij M. Lifsits, Fisica Teorica, vol. 2 - Teoria dei Campi, Editori Riuniti, Roma, 517 pp. Non ho davanti il libro perché sono lontano da casa, altrimenti metterei anche le pagine per maggior comodità di chi dovrebbe conoscerlo per poter parlare).
Sarebbe come affermare che cos(x) = 1-x^2/2 e costruire un modello fisico sulla formula. Dal punto di vita meramente matematico, la relazione è un'ottima approssimazione per x molto prossimo a zero (ad esempio, per x=0.01 l'errore è dello 0.005%), ma cade brutalmente per valori più grandi (per x=1 l'errore raggiunge l'85%). Notare che io cambio sempre l'esempio, onde prevenire espressioni come "disco rotto" da altri usate per terze persone.

Sperando di non dover tornare sull'argomento specifico, vorrei ricordare che questo vorrebbe essere un serio topic di epistemologia scientifica.


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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 23:17 
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Iscritto il: lunedì 18 luglio 2016, 16:16
Messaggi: 245
Resta un mistero a cui ancora nessuno ha dato una risposta.

Come ho fatto io ad arrivare alla formula di Newton per il calcolo del periodo orbitale dei pianeti senza neppure conoscerla e senza fare alcun percorso matematico per giungere ad essa, ma semplicemente su base intuitiva, grazie all'uso della pura logica, nonchè mediante l'osservazione di evidenti similitudini tra le caratteristiche fisiche dei due fenomeni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Di scienza e di epistemologia
MessaggioInviato: giovedì 8 dicembre 2016, 23:32 
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Messaggi: 267
Mi pare di aver dato esaustiva risposta.
O la comprendi, o non la comprendi. Non ci sono vie di mezzo.


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