fabio_bocci ha scritto:
Quello che non capisco è come facciano a sapere quanto era lungo un giorno esattamente oppure quanto è stata lunga una eclissi nel 500 avanti Cristo, visto che allora non c'erano sistemi di misura del tempo accurati. Che il trasferimento dell'acqua dai poli all'equatore possa rallentare la rotazione della Terra è una cosa perfettamente verosimile. Ed anche misurabile, visto il riscaldamento globale.
Nella maggior parte dei casi, per puro caso, le strisce dove avvengono le eclissi totali (ma anche le parziali) vanno da un ovest verso un est o il contrario, queste strisce se la Terra rallenta sono "traslate" verso Est o verso ovest in base al rallentamento o all'eventuale accelerazione del moto della Terra, per cui per sbagliare la previsione di 1 giorno occorrono oltre 10.000 anni, e visto che le testimonianze scritte non hanno ancora un'età simile se un'eclisse totale doveva accadere l'errore sarebbe stato inferiore al giorno e visto che tutte le eclissi sono calcolabili per molte migliaia di anni, si ha che se la Terra è rallentata, in una determinata zona dove doveva esserci l'eclisse non risulterà avvenuta (al limite solo parziale) mentre risulterà un'eclisse dove non ci doveva essere e visto che la Terra ha una circonferenza di circa 40.000 Km (all'Equatore) e il giorno ha 86.400 secondi, in base al luogo dove è stata effettivamente vista l'eclisse si può sapere quando è successa con un errore corrispondente alla precisione dell'identificazione del luogo da dove è stata osservata, per fare un esempio Roma ha un diametro reale di 30 km se una cronaca oggi dicesse che c'è stata un'eclisse totale a Roma l'errore del tempo sarebbe al massimo di 15 secondi (spero di essermi spiegato bene).
Ciao.
Roberto Gorelli