Una piccola nota: su arXiv si trovano non gli articoli che saranno pubblicati ma i draft degli articoli inviati a riviste per valutazione da due (o più) reviewer ed eventuale pubblicazione. Il fatto che gli articoli da inviare ad A&A abbiano già il formato da rivista (si scarica il template per LaTeX e quindi automaticamente il file assume la forma desiderata) non deve trarre in inganno. I preprint inviati ad altre riviste hanno infatti la classica forma dei draft per l'invio e valutazione (testo con doppia interlinea, seguito dalle didascalie di figure e tabelle, quindi le figure, infine le tabelle, l'ordine di figure e tabelle potendo variare da rivista a rivista).
Trattandosi quindi di preprint, va considerato che essi potrebbero anche essere respinti. Per la cronaca, io, come reviewer, ho respinto circa il 50% della quarantina di manoscritti che ho valutato finora (ad esempio, da gennaio 2014 a oggi ne ho valutati 6, dei quali una minor, una major, 4 respinti). Come autore, ne ho inviati finora 39, di cui 35 pubblicati, 2 respinti, 2 attualmente in valutazione. Non ho mai usato arXiv (e l'unica volta che ho diffuso un draft prima di avere l'esito della valutazione... è uno dei due casi in cui ho avuto una rejection!) Ovviamente, non sto dicendo che si tratta di materiale inutile o forviante. Lungi da me. Sto dicendo invece che si tratta di materiale che va trattato con piena maturità di giudizio. In generale, la lettura di un articolo richiede di per sé piena maturità di giudizio ma, se si tratta di materiale non ancora valutato da una giuria di pari dell'autore, nessuno, oltre all'autore stesso, si è espresso in modo indipendente sulla validità di quanto riportato. Se il preprint risale ad un tempo per il quale ci si dovrebbe attendere che esso sia pubblicato su riviste in abbonamento (quindi ha più di 6-8 mesi), basta vedere se un articolo con gli stessi autori e lo stesso titolo, oppure titolo simile, è stato pubblicato. L'accesso all'abstract è comunque garantito. Se esso c'è, si può quindi considerare come abbastanza affidabile quanto trovato su arXiv (ci potrebbero essere variazioni anche abbastanza estese tra il preprint e il pubblicato, ma il fulcro del discorso va sostanzialmente bene).
Lo stesso processo di peer-review si presta a critiche, e non è questa la sede per discutere di ciò, ma si è finora rivelato comunque se non la cosa migliore, quella meno peggio per dire se qualcosa ha o non ha una minima rilevanza e sensatezza. Potrei anche aggiungere che un manoscritto respinto negli anni '30, inviato ad altra rivista, ha poi portato il Nobel all'autore, cioè Yukawa, ma questa è un'altra storia.
Preciso infine che, in Astronomia, le riviste open access non godono di molto credito.
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