Davvero una lettura interessante, e anche utile perchè riepiloga lo stato dell'arte delle numerose ricerche, fatte e in fieri, sulla questione della radiazione cosmica di fondo.
Vorrei però precisare che mi pare un po' troppo enfatica ed encomiastica, oltrechè decisamente schierata (senza dichiararlo, ovviamente!).
Infatti, se sarà pur vero che la radiazione cosmica di fondo è una componente essenziale della teoria del Big Bang, dovrebbe per onestà essere anche precisato (magari dall'articolista: ma non pretendiamo troppo!) che non è una previsione esclusiva del BB.
In effetti, come avevo già scritto in altro topic simile alcuni mesi fa, ipotesi che prevedono una radiazione cosmica di fondo NON legata al BB (anche perchè alcune formulate PRIMA), e con molto maggiore precisione nell'indicare la temperatura, ce ne sono diverse.
E' incomprensibile quindi come si possa affermare, quasi si trattasse di una verità scontata, che la scoperta di Penzias e Wilson sia stata "la" conferma sperimentale delle predizioni del BB, quando l'esistenza di una radiazione cosmica di fondo, riferita a cause tutt'affatto differenti dal BB, era già stata prevista da diversi altri ricercatori e scienziati prima che ci arrivasse Gamow con una "predizione" di temperatura da 2 a 20 volte superiore a quella poi accertata dai due Nobel-serendipitous-men Penzias e Wilson.
E allora tutti dovremmo chiederci (ma non è così, e quest'ultimo articolo ne è la prova lampante) perchè, se la CBR è la conferma delle predizioni del BB, non debba essere anche la conferma delle predizioni di:
- Guillaume (1896; Gamow nascerà 4 anni dopo), calcolata in 5-6 °K ed Eddington (1926), calcolata in 3,18 °K, entrambe attribuite alla temperatura dello spazio interstellare,
- Regener (1933), calcolata in 2,8 °K (notare l'esattezza!), attribuita alla temperatura caratteristica dello spazio intergalattico,
- Herzberg (1941), calcolata in 2,3 °K sulla base del livello di eccitazione del cianogeno nello spazio interstellare misurato da McKellar,
- Finlay-Freundlich (1953), calcolata da 1,9 a 6 °K come temperatura dello spazio intergalattico, nell'ambito di un'ipotesi che ricollega il redshift a una perdita di energia da parte della luce sulle grandi distanze -simile all'ipotesi della luce stanca di Zwicky (quindi, in contrasto anche con la natura cosmologica del redshift, secondo pilastro del BB), che Born ha poi correlato a una possibile interazione fotone-fotone.
Per puro confronto, possiamo aggiungere che George Gamow aveva inizialmente (1948) indicato la temperatura in un minimo di 5 °K (con previsione "a crescere" per tenere conto della produzione di energia da parte delle stelle), poi (1953) in 7 °K, e infine (1961), in ben 50 °K: alla faccia delle "predizioni esatte" disinvoltamente sottintese nell'articolo!
Sulla base di queste considerazioni, personalmente preferisco dire che la CBR NON E', al momento, la conferma sperimentale di niente: è un dato di fatto su cui lavorare; ma gli esperimenti e i satelliti che si sono susseguiti negli anni, e anche quelli a venire - come spiega bene l'articolo - sono dichiaratamente predisposti a confermare il BB: e questo non mi pare scientificamente commendevole.
Spero di non essere considerato un iconoclasta, visto che sulla CBR si sono già giocati due Nobel e, a quanto pare, si spera di arrivare a tre.
Vediamo comunque di chiudere bene l'anno, e tanti auguri a tutti per un 2007 sereno, nel cielo e nello spirito.
_________________ Dubitare giova alla Scienza
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