Rispetto a 100 anni fa, epoca in cui Einstein, Bohr, leBroglie e tutta la combriccola si davano bastonate a colpi di esperimenti, la fisica è un po' cambiata.
Una volta il supporto sperimentale era fondamentale per comprendere se la strada intrapresa fosse giusta, ma il livello a cui si lavorava era un altro. Esistevano metodi (geniali) per capire che si stava procedendo nella direzione giusta. La sperimentazione era il supporto alla teoria.
Oggi la fisica è quasi totalmente in mano ai matematici. Le stringhe, i multiversi, le anti-qualcosa sono tutti modelli che tentano di capire qualcosa che non è al momento verificabile sperimentalmente. Ma la teoria delle stringhe è matematica, non è filosofia nel senso di chiacchierata davanti al caminetto.
La trovo estremamente complicata anche io e troppo arzigogolata per essere la teoria definitiva, ma potrebbe essere una di quelle teoria che sono servite a mostrare la strada giusta.
Tra i primi ad usare la tecnica
filosofica ci fu proprio Einstein che per dimostrare che la teoria quantistica era sbagliata alla base sviluppò con un esercizio chiamato
EPR Da lì in poi tutto aumentò di velocità proprio perché la sperimentazione ebbe una importanza "minore",
Sia chiaro, gli esperimenti si fanno anche oggi, ma nel senso inverso a quello di 100 anni fa.
Che la teoria quantistica che 100 anni fa era tanto osteggiata sia corretta ce lo testimonia l'elettronica, il computer, la risonanza magnetica, il microscopio a tunnel.... insomma, oggi la diamo per scontata.
Tra 100 anni, magari, le stringhe saranno una barzelletta perché la teoria in auge sarà quella del velcro, ma di sicuro le stringhe avranno aiutato a capire come gira il mondo.
Una curiosità, ma come mai parliamo di quantistica in un forum dove impera l'infinitamente grande?
