Ossia, a mio modestissimo modo di vedere, l'ennesima prova del fatto che Steven Hawking non sa perdere
Di cosa sto blaterando? Del paper pubblicato da S. Hawking il 22 gennaio di quest'anno, che potete vedere
qui. Note utili (almeno per me:
CPT,
AdS/CFT)
Io non sono un fisico (tanto meno teorico), però dal poco che sono riuscito a comprendere e paragonandolo con il saggio di Susskind (La guerra dei buchi neri), questa nuova idea di Hawking di paragonare la perdita di informazione alle previsioni del tempo mi sembra l'ennesima trovata tirata per i capelli. Susskind, in parte confermato dagli studi sullo spazio anti-de Sitter di Maldacena, aveva proposto la conservazione dell'informazione grazie al principio olografico: ciò che cade nel buco nero non sparisce ma entra a far parte dell'ologramma bidimensionale che si
proietta lungo l'orizzonte degli eventi.
Hawking rilancia adesso con il paragone delle previsioni meteorologiche: noi possiamo fare previsioni puntuali ma il sistema è caotico e quindi, oltre un certo periodo, non si può prevedere cosa accadrà per via della perdita di informazione.
Però questa spiegazione mi lascia un dubbio atroce: secondo questo modo di vedere anche il principio olografico comporta perdita di informazione. Per come la vedo io il principio olografico potrebbe essere spiegato con un uovo: se prendo un uovo e lo rompo, la poltiglia che ritrovo non ha perdita di informazioni, perché l'uovo lì c'è tutto, però allo stesso tempo non posso tornare indietro all'uovo originale. La visione si Susskind dell'orizzonte degli eventi è la medesima: ciò che c'è dentro il buco nero è rappresentato dall'ologramma, so che c'è, so che non è sparito, ma non posso fare previsioni sul suo andamento caotico.
Che dite? Dov'è la falla del mio ragionamento?
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Simone Martina(a.k.a. gaeeb)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
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