GTBL ha scritto:
I frattali sono una bella cosa, attenzione però a non vederne troppi.
Nella mia prima, sfortunata ricerca dopo la tesi di laurea (anche la ricerca della tesi era sfortunata, aggiungo), avevo studiato le caratteristiche frattali di oggetti che, oggi, sono il primo a dire che non sono per nulla frattali. Sembrano frattali, ma non lo sono.
I processi conoscitivi validi, quando si ha a che vedere con qualcosa che potrebbe essere frattale, sono:
"toh, pare frattale (ad esempio per via dell'invarianza di scala)" -> "cerchiamo un modello che renda conto della natura frattale del fenomeno" -> "otteniamo un modello convincente" -> "verifichiamo cosa accade osservando altri casi-studio" -> "è frattale"
oppure come sopra, solo che manca il "toh, pare frattale" (cioè uno di giunge direttamente con elucubrazioni teoriche, senza aver avuto un input-frattale prima, e poi osserva che è proprio così).
In particolare, è errato dire: "toh, pare un frattale, dunque è un frattale".
Ciò premesso, mi ha sempre colpito il fatto che i fisici degli stati condensati sono propensi a vedere frattali ovunque, quando studiano strutture cosmiche, mentre i cosmologi sembrano non vederli mai. Secondo me, la verità sta nel mezzo.
Grazie per il tuo commento GTBL. Se te lo fossi perso, in un mio post intitolato Natura Frattale cito un bel libro che parla appunto del rapporto tra i Fisici ed i Frattali:
http://www.hoepli.it/libro/introduzione ... 19614.htmlCiao.