Moooolto interessante!
Propongo questa visione (personale):
-lavorare il vetro e' arte antica, senza fare troppe ricerche vedo che qui
http://www.italmole.com/history_from_glass.htmsi dice che risale appunto ad almeno 3000 anni fa.
-mille anni dopo gia' i centri specializzati risultano essere Egitto e Mesopotamia, secondo quel che si dice qui:
http://archaeology.about.com/od/glass/s ... king_3.htmquindi ipotizzare che almeno "la lente d'ingrandimento" (spacciabile anche come occhiale, volendo) fosse conosciuta dai Babilonesi non mi pare assurdo.
-Galileo, che io sappia, ha inventato il cannocchiale galileiano, non l'ingrandire ne' il cannocchiale. Ha insomma inventato il "doppietto". Ma secondo me la cosa e' cruciale: basta pensare ai disegni di come si vedeva Saturno nei primi esemplari di cannocchiale galileiano
http://huygensgcms.gsfc.nasa.gov/Shistory.htmper immaginare la poca utilita' di un cannocchiale "pre-galileiano" in altri campi oltre...le lenti di ingrandimento.
Insomma mi posso immaginare che il cannocchiale mesopotamico possa essere andato perduto, dato che senza la scoperta di Galileo la sua efficacia era ben minore.
Aggiungo un po' di fascino misterioso da ban
mi posso anche immaginare che magari qualche laboratorio babilonese abbia scoperto il doppietto e Galileo sia venuto in possesso di quel raro documento. Immagino in effetti tutta l'evoluzione della conoscenza umana cosi': non con dei bagliori culturali accecanti che segnano la nascita di una "scoperta" ma come un groviglio di quasi-scoperte, tre-quarti-di-scoperta, meno-male-che-ho-fatto-backup-su-papiro, se si capisce cosa intendo.