Quello che correttamente dice jeff.d69 lo spiega lo stesso Daniele Gasparri nel libro "Sulle spalle di un raggio di luce". Ti scrivo un estratto: << L'Universo che possiamo vedere ha un raggio di 13,4 miliardi di anni luce, delimitato dalla radiazione cosmica di fondo che ci impedisce di vedere regioni più lontane. Si potrebbe dire, quindi, che il diametro della porzione osservabile di Cosmo sia di 13,4 miliardi di anni luce da una parte e dall'altra, quindi 13,4 x 2 = 26,5 miliardi di anni luce. Ora seguimi bene perché il ragionamento si fa un po' più complicato. Queste calcolate, in effetti, non sono dimensioni reali, perché le varie porzioni che stiamo osservando, nel corso dei miliardi di anni che la luce ha impiegato per raggiungerci si sono espanse. In questo istante, quindi, non si troveranno più alla distanza misurata. Se si considera la velocità con cui si è espanso l'Universo, le regioni che noi vediamo a 13,4 miliardi di anni luce si trovano attualmente a non meno di 40 miliardi di anni luce di distanza. Il diametro dell'Universo osservabile, quindi,rapportato al nostro tempo attuale, dovrebbe essere vicino agli 80 miliardi di anni luce>>.
In un'altra parte del libro, parlando della costante di Hubble e della velocità di espansione dell'Universo l'Autore afferma che <<....Tutte le galassie sembrano allontanarsi dalla Terra a una velocità che aumenta di 70 o 80 km/s ogni 3,26 milioni di anni luce.>>, cioè ogni parsec.<<... la velocità di espansione, però, non è reale, ma apparente, semplicemente perché le galassie non si muovono nello spazio come un'automobile, ma è lo spazio stesso che si allunga e le fa sembrare in movimento, anche se dovessero esser tenute ferme nelle loro posizioni da milioni di chiodi cosmici.>>.
|