1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Bigourdan in formule
MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 16:52 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Nell'ottica di integrare nel mio software di acquisizione un ausilio per l'applicazione del metodo della deriva, analogo a WCS, ho abbozzato questo studio. Secondo voi, è corretto?
Immagine

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 18:41 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
sondaggio: poco interessante, poco chiaro, o troppo impegnativo?

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 19:08 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 16:10
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Località: Genova
Per me è molto oltre le mie possibilità matematiche :oops:

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 19:08 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14845
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sicuramente è, fra le altre cose, poco chiaro...
Dunque: comincio con il correggere un errore di altezza del polo. N è il polo, N' è quello errato puntato dalla montatura.
Scelgo un stella verso est (il pallino giallo) e la inquadro nella webcam. Poichè la stella si trova a 90° con l'errore, avrò uno spostamento della medesima nell'inquadratura solo nella direzione "DEC", di una quantità h, funzione di t. Per correggere il problema, varierò "l'altezza" puntata dalla montatura di una quantità tale che la stella inquadrata si sposti di "correzione".

Spero di aver reso il tutto più leggibile, ancorché pesante...

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 19:13 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
"Per me è molto oltre le mie possibilità matematiche"

da quello che ti ho visto fare, non credo! E' solo un po' di trigonometria.
Anch'io ammetto di non essere proprio un'autorità in geometria... ci ho messo solo un po' di fantasia.
Comunque un risultato che ho ottenuto e che non mi convince tanto, è che l'entità di h non dipende dalla declinazione della stella scelta: strano, no?

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 19:27 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 16:10
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Licenza Media, raggiunta faticosamante nel lontano 1957!
E poi, una vita di soddisfazioni al banco da lavoro :wink:

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MessaggioInviato: venerdì 17 novembre 2006, 21:20 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
ugo ha scritto:
Licenza Media, raggiunta faticosamante nel lontano 1957!

L'anno dello Спутник (Sputnik) :D

Donato.

P.S.: interessante l'argomento, vale la pena sviscerarlo.


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 0:19 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 16:10
Messaggi: 139
Località: Genova
:lol: E la mia rivista preferita si chiamava: "Oltre il Cielo" :lol:
http://www.delos.fantascienza.com/delos59/numeri-1.html
E ricordo che la E di "cielo" aveva quattro linee orizzontali (invece di tre)

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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 2:49 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:06
Messaggi: 4146
Località: Siracusa
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Seconde me Andrea dovresti riproporre il problema spiegando i singoli passaggi e costruendo di volta in volta le figure geometriche in modo più didattico. Poichè se proponi una cosa inserendo una serie di formule accanto a figure geometriche bisogna perderci parecchio tempo per intepretare il ragionamento che hai seguito.
Sulla base di quanto hai esposto in seguito ho capito il procedimento nella sostanza ma trovo difficile tradurre la cosa in modo da associarla alle formule ricavate. Sarà un pò per pigrizia ma non trovo il filo conduttore.

Credo che il problema sia molto interessante e se presentato in modo diverso può coinvolgere più persone così da imbastire una discussione costruttiva.

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Diego Barucco
PNebulae


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MessaggioInviato: sabato 18 novembre 2006, 13:39 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14845
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Allora, ricomincio daccapo:

Immagine

Iniziamo osservando la figura 1. Immaginiamo attorno ad un osservatore posto in O una sfera di raggio R molto grande.
L'asse N-S sarà ovviamente inclinato rispetto al piano orizzontale di un angolo pari alla latitudine alla quale l'osservatore si trova, ma per semplicità di grafica l'ho disegnato orizzontale.

L'osservatore ha una bella montatura equatoriale puntata per errore un po' più in alto del nord reale, verso un punto sulla sfera che chiameremo N', che si trova ad un angolo ALFA da N. Il SEGMENTO NN' sarà lungo 2*R*sin(ALFA/2): infatti, guardando la figura 2, si vede che tale segmento è la somma dei due cateti NM e N'M, ciascuno di misura pari a R*sin(ALFA/2). Analogamente, il segmento NT (di misura r) dove T è una stella posta a declinazione DELTA su una circonferenza ortogonale a quella equatoriale e passante per i punti E e O, misurerà 1).

Osserviamo ora la figura 3, un ingrandimento del triangolo TNN': per quanto detto sopra circa la misura NN' varrà la 2).
La stella in T, ruota in senso antiorario intorno a N mantenendo invariata la propria declinazione. Nelle ipotesi 4), il suo spostamento può essere valutato come angolo*raggio, ossia TAU*r. L'angolo TAU dipende dal tempo secondo la proporzione TAU/6,28=(tempo in secondi)/(secondi in un giorno siderale), cioè la 3).

La differenza h (ovvero la variazione di distanza da N) fra la posizione raggiunta dopo un tempo t della stella e il punto del sensore dov'era la stella nel momento iniziale t0 (immaginando quindi un moto orario ideale del sensore) sarà approssimabile dalla 5): infatti,poiché la stella si muove, nelle ipotesi 4), da T ad A (ovvero lungo la tangente alla circonferenza di centro N e raggio r), mentre il sensore si muove invece da T a B (ovvero lungo la tangente alla circonferenza di centro N' e raggio N'T), ne deriva AB=AT*tg(BETA), dove AT=tau*r, come visto sopra.

Definito l'errore h, bisogna ora valutare la correzione da effettuare all' "altezza del polo" della nostra montatura per annullarlo. Considerato che stiamo osservando la stella in T, dovremo applicare una correzione tale che la stella si porti da T a T' (abbassando l'altezza della montatura, la stella sale, senza considerare le opportune inversioni). Tale spostamento dipende dalla declinazione DELTA della stella: infatti, al limite, se la stella si trovasse nel punto E, qualunque variazione in altezza non comporterebbe alcuno spostamento della stella. Per capire secondo quale legge sono legati NN' e TT', immaginiamo di stendere su un piano il triangolo NN'E (FIG 4). Sul lato EN possiamo scrivere i valori di DELTA da 0 a 90 partendo da E, ad esempio 30 sarà ad 1/3 di EN, 45 a metà, e così via... In definitiva, per le proprietà dei triangoli simili ETT' e ENN', TT'/TE=NN'/NE, ovvero TT'/DELTA=NN'/90, da dove la 6), dove correzione=TT'=NN'*DELTA/90.
Esprimendo NN' in funzione di h, si ottiene il valore di "correzione" in funzione di h. Se a questo punto h è misurato in pixel, lo stesso avverrà per il valore di "correzione", senza doversi quindi preoccupare della lunghezza focale e dei dati del sensore.
Uff, che faticaccia! (adesso tocca a voi, trovate l'errore!)

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