Forse si può aggiungere, a quanto giustamente detto da Doduz, qualcosa di più specifico.
Le sette stelle principali dell'Orsa Maggiore abbracciano un campo visuale di circa 25°. Cinque di loro distano dal Sole circa 24 parsecs, mentre due sono un po' più lontane (Dubhe a 38 e Alkaid a 31 parsecs). Immaginiamo allora di allontanarci nella direzione opposta a quella del centro apparente della costellazione: vedremmo questa rimpicciolirsi, distorcendosi un po', e le stelle diminuire di luminosità.
Consideriamo che le stelle hanno magnitudine intorno a 2, che la luminosità diminuisce col quadrato della distanza, che il limite di visibilità ad occhio nudo corrisponde a circa magnitudine 6 (per i miei occhi che fanno schifo è intorno a 5).
Un calo ammissibile di 4 magnitudini corrisponde ad un calo di luminosità di circa 40 volte, che a sua volta corrisponde ad un aumento di distanza di circa 6-7 volte.
Potremmo allora allontanarci fino a circa 200 parsecs continuando a vedere ad occhio nudo le stelle dell'Orsa, che andrebbero però a confondersi fra altre divenute più brillanti, mentre il campo entro il quale ci apparirebbero le stelle sarebbe ridotto a circa 4°.
Va bene così ?
