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MessaggioInviato: domenica 22 gennaio 2012, 21:27 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2012, 14:40
Messaggi: 42
salve a tutti,intanto sono nuovo e neofita,un quesito
sulle stelle,sperando di non avanzare baggianate troppo grosse.
le stelle,viste dalla zona abitabile,sarebbero tutte "uguali"?cioè mi spiego:prendiamo una stella grandissima :tralasciando il fatto che le stelle più sono grandi e meno durano nel tempo(quindi non permetterebbero la formazione di eventuale vita su un pianeta del proprio sistema,giusto?) l'ipotetica zona abitabile per un ipotetico pianeta che le orbita intorno sarebbe distante da essa quanto il rapporto(in dimensioni) della grande stella con il nostro sole?se così fosse,su quel pianeta si vedrebbe quel sole esattamente come noi vediamo il nostro dalla terra?a parità di condizioni emanerebbe la stessa luce e lo stesso calore?e in maniera opposta,cioè con una stella piccolissima e su di un pianeta in rapporto ovviamente molto più vicino ad essa,sarebbe la stessa cosa?
saluti davide


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MessaggioInviato: domenica 22 gennaio 2012, 23:11 
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Iscritto il: venerdì 2 dicembre 2011, 15:27
Messaggi: 290
Località: Fiumicino RM
Tipo di Astrofilo: Visualista
Le dimensioni apparenti della stella sarebbero uguali, ma il colore e la luminosità sarebbero differenti, dato che la luminosità non segue direttamente le dimensioni. Una super o ipergigante blu sarebbe vista come un' enorme rigel, per farti un esempio. Mentre una nana rossa emanerebbe meno luce e sarebbe visibile più come il sole al tramonto.

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MessaggioInviato: domenica 22 gennaio 2012, 23:57 
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Iscritto il: lunedì 21 settembre 2009, 0:23
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Località: Cuorgnè (TO)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Quesito molto interessante!
Su due piedi di dico questo: no, un pianeta in fascia abitabile non vede necessariamente la propria stella sempre con più o meno lo stesso diametro apparente (nel caso del Sole dalla Terra è 32')
L'emissione di energia di una stella dipende dalla sua temperatura e dal suo raggio.
Una stella alla stessa temperatura del Sole sarebbe vista con lo stesso diametro apparente del Sole dalla fascia abitabile. Qualsiasi sia il suo diametro. questo perchè l'energia emessa dalla stella dipende dal quadrato del raggio (superficie) e dalla quarta potenza della temperatura. A temperatura uguale abbiamo una dipendenza solo dal raggio della stella.
La temperatura di un pianeta dipende dalla luminosità della stella e dalla distanza (inverso del quadrato).
Siccome la luminosità è in prop diretta con il raggio^2 e la T del pianeta in inversa con la distanza^2 le due cose si compensano, e la stella apparirà sotto lo stesso diametro dalla fascia abitabile (con la logica variazione se si è più dentro o fuori)
Invece se cambio la temperatura a parità di raggio della stella, cambierà l'emissione di energia e quindi giocoforza dovrò avvicinarmi o allontanarmi per mantenere l'apporto di energia da fascia abitabile.
In pratica una qualsiasi stella rossa (sia le supergiganti che le nane rosse) saranno viste da un pianeta in fascia abitabile con un diametro maggiore del Sole dalla Terra. viceversa stelle con spettro blu viste da un pianeta abitabile saranno anche molto più piccole.

Il software libero Celestia è una simulazione 3d dello spazio. Te lo consiglio!
Per dimostrare questa cosa puoi scegliere una stella qualsiasi, e avvicinarti finchè la sua magnitudine apparente è -26.8, quella del Sole da Terra, e vedere che diametro ha :mrgreen:

i calcoli belli li faccio domani se volete, stasera sono troppo stanco e domani devo andare in facoltà XD

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MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 13:46 
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Iscritto il: sabato 21 gennaio 2012, 14:40
Messaggi: 42
mmm....grazie,mi è chiaro in parte :lol: .... ,cmq vabbè il "sole"qualunque esso sia non
si presenterebbe uguale ai nostri occhi,ok,ma il concetto di zona abitabile viene definito
secondo i "nostri" parametri del nostro sistema solare? quindi: non arrostire,non congelarsi
e/o mantenere l'eventuale acqua allo stato liquido,giusto?quindi,con le dovute calcolate differenze
che avete detto tra luminosità,raggio,calore si potrtebbe "abitare" sia nel sistema di antares,per dire,
che su quello della stella più piccola conosciuta,giusto?


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MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 15:28 
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Iscritto il: venerdì 2 dicembre 2011, 15:27
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Infatti proprio a questo proposito, se non sbaglio, gli scienziati hanno studiato un modo per sopravvivere alla fase di gigante rossa del Sole e come sfruttare la poca energia emessa dalla stella durante la fase successiva, quella della cosiddetta nana bianca. Ovviamente, nel momento in cui una nana gialla si espande, ingloba tutti gli oggetti posti ad una distanza inferiore ad 1 UA, compresa la Terra nella situazione del Sole. In quel caso la fascia abitabile si sposta verso l'esterno del sistema solare e comprende le orbite di Giove e Saturno e quindi dei loro satelliti. Dopo la fase di gigante rossa, la stella è portata a collassare e nello stadio di nana bianca e a raggiunge le dimensioni della Terra, quindi diventa molto più piccola del Sole attuale. La densità della stella, però, è davvero molto elevata. In quel caso, gli abitanti di un'ipotetica stella, dovrebbero avvicinarsi ad essa e raccogliere luce e calore con delle apposite macchine in grado di spedire i fotoni in una direzione ben precisa, cioè verso il corpo celeste in cui risiedono.
Successivamente, la stella consuma tutto l'idrogeno e diventa una nana nera.

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MessaggioInviato: lunedì 23 gennaio 2012, 17:25 
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Astrobattuta94 ha scritto:
Successivamente, la stella consuma tutto l'idrogeno e diventa una nana nera.


Attento, una nana bianca ha già finito l'idrogeno per definizione. È un corpo formato essenzialmente di carbonio e ossigeno (neon più raramente) che si raffredda lentamente, non ha fonti di energia attive ma solo calore residuo che irradia lentamente nello spazio fino a spegnersi (il tempo stimato è di circa 100 miliardi di anni :mrgreen: )

@davide: per fascia abitabile intendo quella distanza alla quale possibile l'esistenza dell'acqua liquida. Nel sistema solare tale fascia va da circa 0.95 UA a 1.30 UA, e noi più o meno ci troviamo nel bordo interno. Marte invece è appena fuori da quello esterno (ha una temperatura all'equatore durante l'estate di 20-25 °C!)

Riassumendo una stella con la temperatura del Sole la vedremmo, dalla fascia abitabile, grando come il Sole (più o meno, la fascia abitabile non è una linea ma una fascia appunto). Stelle più fredde le vedremmo più grandi, stelle più calde le vedremmo più piccole.

Ttecnicamente sì, attorno a ogni stella c'è una fascia abitabile in cui potremmo starcene con il nostro bel pianeta-colonia. Ma non tutte le stelle si comportano in modo placido come il Sole.
La distanza abitabile da una nana rossa è di circa 5 milioni di kilometri (anche se varia molto perchè le nane rosse sono molto varie), mentre nel caso di Betelgeuse (supergigante rossa) la distanza sarebbe di circa 430 UA :mrgreen:
Ma le prime hanno un brutto comportamento a flare (aumentano repentinamente di luminosità e poi tornano normali in poco tempo) mentre la seconda ha un vento stellare imponente che strapperebbe completamente via l'atmosfera, pur essendo la zona a quella distanza "abitabile"
Una stella bu di spettro B o addirittura O è estremamente improbabile che abbia pianeti, perchè le fasi della loro formazione sono così violente da ridurre a brandelli il timido accenno di disco protoplanetario in via di formazione. In più la formazione di pianeti stabili richiede parecchio tempo (10-15 milioni di anni), e le stelle più massiccie non vivono quel lasso di tempo. Già solo stelle di spettro A medio vivono a stento un miliardo di anni :D
Ho visto di recente un articolo in cui si è scoperta una stella O particolare: il suo vento stellare da "neonata" è talmente potente che ha strappato alle altre stelle vicino i loro dischi protoplanetari. Quindi una stella O non solo non ha pianeti, ma impedisce ai pianeti di formarsi perfino nelle stelle vicine! (quanto vicine? fino a 3-4 anni luce!)

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MessaggioInviato: mercoledì 25 gennaio 2012, 14:32 
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grazie deep sei stato chiarissimo.riguardo a quello che dice astrobattuta
allora le possibili situazioni future tra TOT anni,per salvare il genere umano saranno quelle di "marcare a uomo" il sole nella sua evoluzione:
- indietreggiare verso giove quando si espanderà e riavvicinarsi quando si raffredderà,salvo poi rimanere in braghe di tela al suo esaurimento
- migrare su un altro sistema solare
-riuscire non so come a vivere senza l'apporto una stella
- prenderlo nel bisaccone
quale delle ipotesi può essere attualmente la più plausibile?ce ne sono altre?
vabbè,scusate la divagazione :lol:


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MessaggioInviato: mercoledì 25 gennaio 2012, 21:33 
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davide1334 ha scritto:
grazie deep sei stato chiarissimo.riguardo a quello che dice astrobattuta
allora le possibili situazioni future tra TOT anni,per salvare il genere umano saranno quelle di "marcare a uomo" il sole nella sua evoluzione:
- indietreggiare verso giove quando si espanderà e riavvicinarsi quando si raffredderà,salvo poi rimanere in braghe di tela al suo esaurimento
- migrare su un altro sistema solare
-riuscire non so come a vivere senza l'apporto una stella
- prenderlo nel bisaccone
quale delle ipotesi può essere attualmente la più plausibile?ce ne sono altre?
vabbè,scusate la divagazione :lol:


a questo punto è l'ultima!! :mrgreen:

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MessaggioInviato: mercoledì 25 gennaio 2012, 21:41 
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Io sono del'opinione che è fuor di dubbio che ci estingueremo prima xD E nel caso sopravvivessimo c'è un altro problema in vista...
Fra 2-2.5 miliardi è prevista l'eventuale fusione di via lattea e andromeda. La massiccia formazione stellare conseguente (per la compressione dei gas galattici) produrrebbe stelle che in poco tempo diventerebbero supernove più o meno tutte contemporaneamente, riversando sulla Terra una pioggia continua di raggi gamma. Sterilizzandola :mrgreen:

in più stando alla fisica attuale non si viaggia più veloce della luce. Toglietevi dalla testa tutte quelle affascinanti teorie che si trovano in libri e film di fantascienza. C'è forse un piccolissimo spiraglio con i wormhole, ma tale cosa non è stata nemmeno dimostrata... Temo dovremo metterci il cuore in pace.
Ciò non toglie che il viaggio subluminale sia possibile verso altri sistemi. Il viaggio durerebbe anni e anni, ma sono sicuro che lentissimamente l'umanità comincerà a espandersi nei sistemi abitabili vicini. L'unica cosa che è inconcepibile è l'incomunicabilità tra le future colonie. Saranno tantissime terre perse nello spazio e quasi isolate, con pochissimi contatti anche solo con i sistemi vicini. E di conseguenza diventerà impossibile mantenere traccia dell'espasione della specie umana, che assumerà contorni indefiniti. Con il tempo forse si perderà persino la conoscenza che veniamo tutti da un singolo pianeta... In più ogni colonia sarà un ambiente isolato con le proprie caratteristiche peculiari, e ciò vuol dire che l'uomo andrà incontro a diversa evoluzione in diversi pianeti!

chi vivrà vedrà :D magari stiamo sbagliando tutto in fisica e gli altri pianeti della Galassia sono lì a portata di mano... L'uomo è sognatore per definizione...

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MessaggioInviato: giovedì 26 gennaio 2012, 12:52 
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Deepwatcher ha scritto:
Io sono del'opinione che è fuor di dubbio che ci estingueremo prima xD E nel caso sopravvivessimo c'è un altro problema in vista...
Fra 2-2.5 miliardi è prevista l'eventuale fusione di via lattea e andromeda. La massiccia formazione stellare conseguente (per la compressione dei gas galattici) produrrebbe stelle che in poco tempo diventerebbero supernove più o meno tutte contemporaneamente, riversando sulla Terra una pioggia continua di raggi gamma. Sterilizzandola :mrgreen:

in più stando alla fisica attuale non si viaggia più veloce della luce. Toglietevi dalla testa tutte quelle affascinanti teorie che si trovano in libri e film di fantascienza. C'è forse un piccolissimo spiraglio con i wormhole, ma tale cosa non è stata nemmeno dimostrata... Temo dovremo metterci il cuore in pace.
Ciò non toglie che il viaggio subluminale sia possibile verso altri sistemi. Il viaggio durerebbe anni e anni, ma sono sicuro che lentissimamente l'umanità comincerà a espandersi nei sistemi abitabili vicini. L'unica cosa che è inconcepibile è l'incomunicabilità tra le future colonie. Saranno tantissime terre perse nello spazio e quasi isolate, con pochissimi contatti anche solo con i sistemi vicini. E di conseguenza diventerà impossibile mantenere traccia dell'espasione della specie umana, che assumerà contorni indefiniti. Con il tempo forse si perderà persino la conoscenza che veniamo tutti da un singolo pianeta... In più ogni colonia sarà un ambiente isolato con le proprie caratteristiche peculiari, e ciò vuol dire che l'uomo andrà incontro a diversa evoluzione in diversi pianeti!

chi vivrà vedrà :D magari stiamo sbagliando tutto in fisica e gli altri pianeti della Galassia sono lì a portata di mano... L'uomo è sognatore per definizione...


abbiamo tanto da scoprire!!! chi lo sa.... magari siamo già noi una colonia!!! :D

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