mmh... l'articolo ha qualche pesante tara
1) Fa molta confusione sulla teoria attuale di formazione delle primissime stelle (nomina una strana materia oscura che non sarebbe quella attuale). Forse l'immensa quantità di idrogeno gassoso non illuminato in quanto non esistevano stelle?
2) 17 stelle studiate sono una casistica davvero limitata. mi meraviglio che abbia dato risultati significativi a tal punto. Beh ci hanno fatto una tesi di laurea sopra, quindi direi di sì

se fossero 17 stelle in tutto l'alone galattico allora i dati si fanno molto interessanti!
3) il dato della percentuale di stelle binarie è molto più alto (credo superiore al 60%) Potrebbe riferirsi solo alla opolazione dell'Alone, ma non è chiaro...
4) per elementi pesanti (metallicità dela stella) in astrofisica si intendono tutti gli elementi dal litio in sù.
5) (dettaglio poco significativo

) la foto è della galassia sombrero, una via di mezzo tra una spirale e una ellittica. La via lattea è confermata essere una spirale barrata, e anche molto carina secondo me!
A giudicare dallo strano italiano e dalle affermazioni ambigue direi che è stato tradotto ad brutus dall'inglese, senza molta conoscenza nel campo...
Comunque, gli scienziati hanno ipotizzato da molto tempo le stelle della cosiddetta Popolazione III, le primissime stelle che si formarono dopo il big bang e che seminarono i primissimi elementi oltre all'idrogeno.
A quanto ho capito le stele studiate dell'Alone dovrebbero essere quelle di Popolazone II, le stelle di "seconda generazione" che formarono le galassie e gli ammassi globulari, quasi tutte diventate giganti rosse o nane bianche (10 miliardi di anni di ciclo vitale). Mentre in questi ultimi compongono praticamente il 100% del totale (essendo poveri di gas e polveri), nel disco galattico sono diventate molto rare, sostituite un po' per volta dalla Popolazione I, quella di cui fa parte il nostro Sole, in piena maturità, stelle ad elevata metallicità nate dal collasso di gas innescato (e inseminato ulterioremente di elementi) dalle supernove delle stelle di Popolazione II.
A quanto si sa, e stando alla teoria, nessuna stella della fantomatica Popolazione III è sopravvissuta fino ai giorni nostri, perchè per le condizioni in cui si trovava l'universo all'epoca non erano possibili stelle "piccole" e quindi longeve. Si formò una quantità enorme e improvvisa di giganti e ipergiganti blu, con un ciclo vitale nell'ordine dei milioni di anni, e che continuamente per un centinaio di milioni di anni arricchì il mezzo interstellare, formando pure i primi buchi neri. Tali buchi neri (siamo nella teoria pura, speculazione

) attirando il mezzo interstellare circostante, già arricchito di elementi pesanti, cominciarono ad accrescersi e a mantenere dischi di materia, attorno ai quali sempre più materia precipitava e si univa al moto rotatorio. Tutto sfociò in relativamente poco tempo nella nascita delle prime protogalassie e nelle stelle di Popolazione II.
Una spiegazione di tali dati potrebbe essere che alcune stelle di Pop. II nacquero molto vicine alle supernove di quelle di Pop. III, arricchendosi a dismisura di elementi pesanti. L'universo era comunque ancora più denso e caldo di adesso.
Con le microonde siamo riusciti ad oservare il flash della ricombinazione (la radiazione cosmica di fondo). L'universo agli inizi, proprio come detto da puspo, era un plasma informe di particelle elementari e energia, e opaco alla radiazione. Ma a 300.000 anni dall'"inizio" il tutto si ricombinò di colpo in atomi, e l'universo divenne trasparente. La radiazione venne rilasciata tutta di colpo, e produsse quell'eco che noi continuiamo a vedersi espandere più o meno uniformememente in tutte le direzioni. Qualche milione di anni dopo la popolazione III cominciò a formarsi, in un universo relativamente calmo, e pose fine alla cosiddetta "era oscura", senza nemmeno un raggio di luce. Siccome quele stelle gigantesche emettevano essenzialmente ultravioletto, per il fenomeno del redshift tale radiazione dovrebbe essere nell'infraosso, vista da Terra. Gli scienziati sono attualmente in caccia di quel debolissimo eco infrarosso che dovrebbe pervadere tutta la volta celeste e mostrarci finalmente la luce delle prime stelle dell'universo, c'è un satellite in fase di lancio mi sembra, ma non ricordo il nome
Scusate il papiro
