wpro153 ha scritto:
Dopo le ultime e non proprio confortanti notizie sul SETI mi è passata per la testa un'idea. Vale a dire nel mondo esistono due enormi trasmettitori di onde radio a 50HZ e 60Hz rispettivamente e sono gli elettrodotti europei ed americani. Ho fatto qualche calcolo del tutto approssimato, ma l'impressione è che siano davvero i segnali radio più potenti che inviamo nello spazio. Poichè non ho idea di come possa essere una eventuale civiltà extraterrestre è lecito supporre che possa essere simile alla nostra almeno nelle scelte tecnologiche. E' possibile pensare di realizzare delle antenne riceventi a queste frequenze ed utilizzarle per un "inverosimile progetto SETI"? Mi piacerebbe qualche opinione.
Grazie
Scusa, ma sembri parlare di due cose ben diverse: le due reti, non elettrodotti, ma costituite anche di tutti gli elettrodotti, possono essere considerate (?) come due trasmettitori (fughe energetiche), bisogna vedere se l'atmosfera è "trasparente" alle relative frequenze altrimenti tutte le radiazioni emesse ci verrebbero rispecchiate verso di noi dalla ionosfera

Contemporaneamente, sempre che la ionosfera sia trasparente, potremmo usare le due reti come un ricevitore gigantesco, la rete europea va dal Portogallo allo stretto di Bering, ad occhio 10.000 km lineari, ossia di superfice utile, la rotazione della Terra permetterebbe di scandagliare parte dell'emisfero Nord celeste ogni 24 ore, ma dubito che si possa usare le due reti in tal modo anche considerando
che ci vogliono, e probabilmente si fa già, far passare i dati Internet (in modalità trasmissione forse i vostri siti Facebook sono o saranno captati dagli alieni, vedete di non fare brutte figure!).
Potenzialmente l'idea potrebbe essere buona ma temo che nella pratica sia irrealizzabile.
Ciao.
Roberto Gorelli