Caro
pigreco,
neppure io sono esperto, e per sovrammercato neppure di formazione scientifica come mi pare di arguire invece siate sia tu che gli altri amici che sono intervenuti.
Semplicemente ho letto qualcosa in più sull'argomento e ti posso dire che in un colpo solo hai posto quasi tutte le cosiddette "questioni aperte" su cui si arrovellano e si azzuffano gli scienziati che sostengono la cosmologia "standard" del Big Bang, con quelli che ne sostengono di alternative.
Non sono partigiano per nessuna, ma mi piace capire le basi e la fondatezza di ciascuna; e non tutto quello che dicono quelli che negli USA chiamano "against the mainstream" sembra da buttare via o, peggio (come succede in certi forum nostrani), da accogliere con insolenza e derisione.
Così come non tutto quello che sostiene la teoria dominante, che continuamente ci sentiamo proporre come certezze, ha un fondamento così affidabile.
Basta per questo pensare che, per "quadrare" i conti con la quantità di materia necessaria per convalidare le formule matematiche del BB, dobbiamo accettare che riusciamo a rivelare solo il 4% di questa materia, mentre del resto un 26% circa è rappresentato da "materia oscura", inconoscibile e invisibile, e il resto da "energia oscura", ancora più fantomatica.
Il tutto è acriticamente e diligentemente accolto in qualsasi opera di livello divulgativo e non solo, ed è di pochi giorni fa la clamorosa notizia che è stata finalmente raggiunta la "prova diretta" dell'esistenza della "materia oscura".
Proporrei al proposito, senza fare commenti da parte mia, di andare a leggere i documenti che ne parlano (a livello divulgativo; il lavoro scientifico è in via di pubblicazione), per farsi un'idea di quali siano le basi per un'affermazione così perentoria:
http://chandra.harvard.edu/press/06_releases/press_082106.html (guardate anche i filmati delle simulazioni).
Quanto alla fase inflazionaria, è stata immaginata e proposta mica da tanti anni, dopo che si era visto che la semplice relazione di Hubble sul binomio redshift/distanza non riusciva più a giustificare i dati rilevati da strumenti sempre più perfezionati.
Anche qui, ipotesi inglobata senza problemi nel corpo della teoria e diventata un assioma, mentre gli ormai numerosi casi documentati di associazioni di oggetti con redshift discordanti, che contraddicono quindi la relazione di Hubble, vengono considerati frutto di menti un po' troppo fantasiose, quando basterebbe intensificare le ricerche per capire finalmente se siano "bufale" o abbiano invece un fondamento. Ma non lo si fa, anzi si toglie o si limita il tempo-telescopio a quei ricercatori che continuano a insistere (e questi conducono i loro studi sfruttando i dati acquisiti da progetti nati per dimostrare l'esatto opposto, spesso trovando queste anomalie: segno che qualche fondamento ci potrebbe essere).
Infine, sul percorso millennario dei fotoni all'interno del Sole, vai a toccare la questione più virulenta che coinvolge i sostenitori di una cosmologia totalmente differente da quella standard non solo circa l'ipotesi di "inizio" dell'Universo, ma circa proprio la natura delle forze in gioco e di quelle che ne governano l'equilibrio generale.
Basti pensare che, quelli di questa parrocchia, declassano la forza gravitazionale a vantaggio della forza elettrica come elemento essenziale che determina nascita e funzionamento delle stelle.
A questo si reagisce non con argomenti scientifici (che non dovrebbero mancare), ma negando per decenni l'esistenza di materia interstellare e intergalattica allo stato di plasma e, ora che si è pacificamente accettato che la quasi totalità della materia dell'Universo è allo stato di plasma, evitando però di chiamare con quel nome il "gas caldo" costantemente rilevato nei nuclei galattici, o chiamando "vento solare" un flusso di particelle elettricamente cariche che emana dal Sole e che, a livello di ionosfera terrestre, non si può fare a meno di chiamare (dai primi decenni del '900) "correnti di Birkeland", quelle che danno origine alle aurore polari.
Come vedi, tante questioni aperte, ma l'unica certezza che ricaviamo dai libri è quella del Big Bang, mentre a me piace coltivare il dubbio
Se potrà interessare, potremmo parlare di qualcuno di questi argomenti, avvertendo che non sono comunque in grado di replicare ad argomenti basati su formule matematiche o su specifiche nozioni di fisica, per cui chi ritiene di farlo su quelle basi l'avrà certamente vinta.