Link all'articolo sul sito Esa ^_^
http://www.esa.int/esaCP/SEMUKVZNK7G_index_0.htmlTraduco:
Venere è vivo – geologicamente parlando
8 Aprile 2010
La sonda Venus Express dell'ESA ha fornito la più lampante indicazione finora che Venere è ancora geologicamente attivo. Colate di lava relativamente giovani sono state identificate dal modo con cui emettono radiazione infrarossa. La scoperta suggerisce che il pianeta sia ancora capace di eruzioni vulcaniche.
E' stato riconosciuto da tempo che semplicemente non ci sono abbastanza crateri su Venere. Qualcosa sta mantenendo la superficie del pianeta pulita. Quel qualcosa si pensa sia l'attività vulcanica, ma la domanda è se questa avvenga velocemente o lentamente. C'è una sorta di attività vulcanica cataclismatica che rigenera la superficie dell'intero pianeta con lava o una graduale sequenza di eruzioni vulcaniche più piccole? I nuovi risultati suggeriscono (fanno propendere per) quest'ultima.
"Ora abbiamo forti evidenze, proprio sulla superficie, di eruzioni recenti" dichiara Sue Smrekar, una scienziata al NASA Jet Propulsion Laboratory in California.
Quella forte evidenza emerge dalle differenze di composizione rispetto al paesaggio circostante in tre regioni vulcaniche. I dati sono stati raccolti dal Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer (VIRTIS) sulla navetta spaziale dell'ESA Venus Express, che orbita attorno al pianeta dall'Aprile 2006.
VIRTIS rileva la luminosità delle rocce superficiali, fornendo una stima della "emissività". Nel 2008, Jörn Helbert e Nils Müller, Institute of Planetary Research, German Aerospace Center, Berlino, e co-autori di questo nuovo studio, hanno pubblicato una mappa della variazione di emissione infrarossa dell'emisfero Sud di Venere.
La Dr.ssa Smrekar e i suoi colleghi hanno concentrato la loro attenzione su tre regioni che assomigliano geologicamente alle Hawaii, ben conosciute queste ultime per il loro attivo vulcanismo. L'equipe ha evidenziato che queste regioni su Venere hanno emissioni più alte che le loro adiacenti, cosa indicante una differente composizione.
Sulla terra, le colate laviche reagiscono rapidamente con l'Ossigeno e altri elementi nell'atmosfera, cambiando la loro composizione. Su Venere il processo dovrebbe essere simile, anche se più intenso per via della più calda e densa atmosfera, costituita principalmente di anidride carbonica.
I ricercatori interpretano il fatto che le colate di lava sembrano avere composizioni differenti dalle loro vicinanze come una evidenza di mancanza di deterioramento superficiale, indicante che le colate sono state eruttate relativamente di recente. Essi stimano che queste potrebbero essere geologicamente recenti, circa 2.500.000 anni – e probabilmente molto meno, eventualmente ancora attive. "Questo è un risultato significativo" dice Håkan Svedhem, scienziato all'ESA Venus Express Project.
Nonostante lo scenario della graduale rigenerazione della crosta possa non essere il più spettacolare, esso rende Venere molto più simile alla Terra.
"Ci sono alcuni modelli intriganti di come Venere possa completamente ricoprirsi con kilometri di lava vulcanica in poco tempo, ma questi richiedono che l'interno di Venere si comporti in maniera molto differente dalla Terra. Se il vulcanesimo è più graduale implica che l'interno si potrebbe comportare più similmente alla Terra, anche se tuttavia senza placche tettoniche" afferma la Dr.ssa Smrekar.Ho cercato di non stravolgere troppo alcune frasi, la sintassi era sintetica e specialistica, difficile da rendere in italiano (whethering=erosione, dilavamento, per esempio. Anche "resurfacing" sta meglio di rigenerazione della crosta. In italiano suona come risuperficiamento

! adoro l'Inglese: non c'è la parola? la inventi attaccandone due o facendo il verbo

)
enjoy! ^^