Ecco un'altra interessantissima notizia scovata questa mattina girando per vari siti internet.
Anche in questo caso il pezzo è preso da
www.orione.itCerto manca ancora molto al 2020, ma a mio modo di vedere è comunque una notizia di primo piano, che porta sempre più verso l'esplorazione diretta del nostro incredibile sistema solare.
Con la crisi finanziaria che sottrae fondi alla ricerca, e con il realismo sempre necessario quando si fanno programmi a lungo termine senza sapere quali potranno essere i finanziamenti in un futuro lontano, la Nasa e l’Esa, durante un meeting che si è svolto a Washington, hanno deciso di unificare le loro prossime missioni nel Sistema solare verso i pianeti Giove e Saturno.
Sia l’agenzia spaziale americana sia quella europea stavano preparando un ulteriore approfondimento della conoscenza di questi pianeti gassosi giganti e dei loro satelliti più interessanti. L’Europa nel suo programma Cosmic Vision progettava la navicella “Laplace” per lo studio di Giove e del suo satellite ghiacciato Europa (nella foto, la sua superficie ripresa dalla navicella “Galileo”), mentre con la missione “Tandem” puntava a mettere un satellite artificiale intorno a Titano, la principale luna di Saturno, che avrebbe anche studiato il satellite Enceladus. La Nasa pensava ad un rover da posare su Europa e a una navicella per proseguire il lavoro di “Cassini” su saturno e le sue lune.
Il risultato dell’incontro di Washington è che le quattro missioni diventeranno due, in una integrazione che garantisce risultati simili a spese dimezzate.
Una prima missione si chiama provvisoriamente “Europa Jupiter System” e prevede un orbiter per il satellite di Giove e per lo studio del suo ipotetico oceano forse esistente sotto la coltre di ghiaccio. L’altra missione avrà invece come meta Titano e inserirà un satellite in orbita intorno a questo corpo già visitato dalla navicella europea Huygens.
I lanci avverranno intorno al 2020 con due vettori separati. La missione verso Giove arriverà nel 2026 e sarà operativa per tre anni. La missione verso Saturno arriverà qualche anno dopo, anche per poter sviluppare un lander e un pallone di nuova concezione da sganciare su Titano e nella sua atmosfera. L’orbiter sarà della Nasa, il lander e il pallone dell’Esa. La definizione di questo progetto entrerà in fase operativa nel 2013.
Cieli Sereni!
Andrea