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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 23:41 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Sentendo Margherita Hack in un'apparizione televisiva in cui faceva notare a un signore del pubblico che non si possono percepire le distanze delle stelle a occhio perché non è detto che le più luminose siano per forza più vicine, ma ciò accade solo in media, allora mi è venuto lo spunto per una domanda.
Premetto che non è un quiz perché non so la risposta! La pongo per vedere se qualcuno mi risolve questa curiosità.

Dunque, data una certa differenza di magnitudine tra due stelle, e senza sapere i loro spettri ne altre informazioni, qual è la probabilità che la più luminosa sia effettivamente più vicina?
Ovviamente questa probabilità vale 1/2 se le magnitudini sono uguali e tende a 1 man mano che la differenza sale, ma con che legge ciò avviene?
Non deve essere facile.


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 1:34 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 27052
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Probabilità quantistica....uhm....no, non credo....

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 9:14 
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Iscritto il: domenica 7 gennaio 2007, 0:14
Messaggi: 3034
Località: Yduklin
Tipo di Astrofilo: Visualista
Dal brillìo?
Cioè dal modo in cui la turbolenza atmosferica la fa "tremolare" Ossia: più è lontana e meno subisce microdeformazioni. Quindi la distanza avvertibile a occhio nudo è direttamente proporzionale alla "stabilità" ottica avvertita.
Questo sarà dovuto alla frequenza di radiazione luminosa.
Stanotte proverò a vedere se quello che ho scritto è una scemità :)

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note: nella vita sto imparando.


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 9:14 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mars4ever ha scritto:
Dunque, data una certa differenza di magnitudine tra due stelle, e senza sapere i loro spettri ne altre informazioni, qual è la probabilità che la più luminosa sia effettivamente più vicina?
Ovviamente questa probabilità vale 1/2 se le magnitudini sono uguali e tende a 1 man mano che la differenza sale, ma con che legge ciò avviene?
Non deve essere facile.


Non deve essere facile no, soprattutto perchè tra le "altre informazioni" importanti c'è da sapere almeno la probabilità che una delle due sia nana o gigante.

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
Osservo con:
Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 9:32 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
maximoRed ha scritto:
Dal brillìo?
Cioè dal modo in cui la turbolenza atmosferica la fa "tremolare" Ossia: più è lontana e meno subisce microdeformazioni. Quindi la distanza avvertibile a occhio nudo è direttamente proporzionale alla "stabilità" ottica avvertita.
Questo sarà dovuto alla frequenza di radiazione luminosa.
Stanotte proverò a vedere se quello che ho scritto è una scemità :)

Non credo.
La stella più vicina ci appare puntiforme nello stesso modo della stella più lontana.
Per cui il fascio ottico intercettato dal nostro occhio proviene da una sorgente che possiamo considerare puntiforme in ambedue i casi e la turbolenza è diversa solo perchè il seeing varia.

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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 9:45 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Ma a "occhio" nn risulta impossibile saperlo???

Per esempio, se nn sapessimo dalla notte dei tempi dove stanno giove e saturno e li guardassimo senza tener conto del loro moto apparente e senza sapere delle loro dimensioni, sapremmo dire qual e' il piu' lontano???

Boh!!! Io no!!


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 10:00 
[Rimosso come da richiesta del proprietario del messaggio]


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MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 16:22 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ford Prefect ha scritto:
Non deve essere facile no, soprattutto perchè tra le "altre informazioni" importanti c'è da sapere almeno la probabilità che una delle due sia nana o gigante.

Intendo che non si hanno informazioni su quelle 2 stelle particolari, ma le informazioni generali sulla classificazione e distribuzione delle tipologie di stelle sì che serve.

Vale75 ha scritto:
Ma a "occhio" nn risulta impossibile saperlo???

Certo, infatti il problema non è determinare quale delle 2 sia più vicina, ma la probabilità che lo sia.

mauro_dalio ha scritto:
dipende dalla distribuzione di intensità assoluta delle stelle... mi meraviglio di questa domanda di cui da studente di statistica tu sai per forza la risposta

Ma io sono uno statistico e non un astronomo! Non conosco quella distribuzione, mi mancano i dati.


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