enzo ha scritto:
afferma che la relatività di einstein non ha nessuna applicazione nella realtà in quanto è solo una teoria che viene fuori da folli menti umane.
Io sono dell'opinione che chi parla di qualche argomento dovrebbe quanto meno conoscerlo "alla lontana".
Qualunque teoria fisica rimane un'ipotesi finché non viene provata nella pratica e chi ha letto qualunque cosa, anche una sintesi distratta, sulla relatività di Einstein sa che essa venne accettata quando egli riuscì a risolvere con la relatività le incongruenze dei modelli newtoniani per l'orbita di Mercurio. Senza di essa e di altre prove probabilmente avrebbe continuato ad archiviare brevetti. Evidentemente la tua prof. conosce soltanto la formula "E=mc^2", che poco vuol dire se non contestualizzata. Sarebbe bello che i tuoi compagni di classe sapessero queste cose, invece di essere deviati da certe persone nelle quali possono solo credere, visto il loro ruolo

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La fisica è astrazione nella formulazione di una teoria, e non potrebbe essere altrimenti: le ipotesi non possono cadere dal cielo, vengono create dalla mente di un fisico o interpretando dati empirici o semplicemente per una intuizione. Ma rimangono ipotesi finché non offrono prove e, quandunque ne offrano, per ogni teoria, come dice Stephen Hawking, si possono portare migliaia di prove a favore ma basta una sola prova contro ad invalidarla. L'astrazione quindi è nella formulazione, non nella forma mentis di un fisico. La tua prof probabilmente non sa che ascolta cd e audiocassette (per fare un esempio scemo) perché le folli menti dei fisici si sono "inventati" una legge che regola i campi elettromagnetici e gli effetti atomici e subatomici dei materiali
Se questa è astrazione e lontananza dalla realtà io sono Paperino.
Squack!
