(ANSA) - WASHINGTON, 14 GEN - La Nasa ha avuto oggi un incontro ravvicinato con Mercurio. Il più vicino al Sole tra i pianeti del sistema solare è stato oggi per la prima volta fotografato negli ultimi 33 anni dalla sonda spaziale Messenger, che ha inviato alla base di Houston immagini inedite, scattate da una distanza di appena 200 chilometri, mentre la sonda procedeva a una velocità di 20mila km/h.
Messenger era partita dalla Terra nell'agosto del 2004. La sua missione prevede che entri nell'orbita di Mercurio per il 2011. Prima di quella data però la sonda, che ha ricevuto nel corso del suo viaggio tre 'spinte' passando una prima volta vicino alla Terra e altre due vicino a Venere, compirà altri due passaggi vicini a Mercurio analoghi a quello di oggi. Il primo sarà il prossimo ottobre, il secondo del settembre 2009.
Dopo di che la sonda entrerà nell'orbita del pianeta.
E' stata una sfida per gli scienziati calcolare sia l'esatta traiettoria delle diverse orbite tracciate da Messenger nel corso del suo viaggio, sia l'esatta composizione del materiale utilizzato per costruire il veicolo, che nella sua orbita più ravvicinata al sole deve sopportare temperature anche superiori ai 320 gradi centigradi.
Messenger ce l'ha fatta, i calcoli si sono rivelati esatti e oggi ha cominciato ad inviare a Terra le sue foto grazie ai suoi otto strumenti di rilevazione. Tra oggi e domani sono previste in arrivo a Houston 1.200 immagini, ma ci vorrà circa una settimana per scaricarle tutte. La Nasa ha reso noto che non saranno disponbili prima del 30 gennaio.
I primi segnali da Messanger hanno cominciato ad arrivare al centro spaziale intorno a mezzogiorno ora locale (le 18 in Italia). Si tratta di fotografie inedite della superficie del pianeta, delle sue rocce, dei suoi crateri, immagini che grazie a una particolare tecnica di colorazione permettono agli scienziati di avere un'idea più precisa della composizione mineralogica della superficie di Mercurio.
Le fotografie scattate nel 1974 da Mariner riguardavano solo la metà del pianeta ed erano di qualità decisamente inferiore di quelle attuali. Alla Nasa contano di rielaborarne il contenuto in modo da arrivare ad un'idea chiara sia sulle caratteristiche 'terrestri' di Mercurio, sia sulla composizione della sua atmosfera. "Mercurio non è uno dei luoghi più propriamente facili da raggiungere - ha detto Sean Solomon, uno dei responsabili scientifici della missione, alla quale lavora da 11 anni - ma ora che ci siamo, siamo pronti ad accogliere vere sorprese".
Molte le domande degli scienziati: perché la 'crosta' di Mercurio è così fine rispetto a quella degli altri pianeti rocciosi? Perché il pianeta è così ricco di metalli 'pesanti'? "Siamo convinti che se cominciamo a determinare la composizione della sua superficie possiamo arrivare a risposte certe" ha detto Solomon.
http://www.nasa.gov/mission_pages/messe ... flyby.html