SPAZIO: OCCHI ITALIANI PUNTATI SU ESPLOSIONI UNIVERSO
(ANSA) - FRASCATI (ROMA), 2 LUG - Le esplosioni più violente
dell'universo, come quelle delle supernovae, e i fenomeni che
liberano energie altissime, come stelle di neutroni e buchi
neri, saranno presto nel mirino di tre strumenti italiani: il
primo è sul satellite Swift, lanciato nel 2004 grazie alla
collaborazione fra l'agenzie spaziale americana, Nasa, e l'
italiana Asi; il secondo è sulla missione tutta italiana Agile,
lanciata il 23 aprile scorso; il terzo è sul satellite della
Nasa Glast (il nome della missione sarà probabilmente
italiano), il cui lancio è previsto a fine gennaio 2008.
- OCCHI DIVERSI SUGLI STESSI OGGETTI: "Stiamo lavorando a un
piano di osservazione concordato fra le missioni Agile e
Swift", ha detto oggi a Frascati la responsabile per l'
osservazione dell'universo dell'Asi, Simona Di Pippo, a margine
del convegno sulle missioni Agile e Glast organizzato presso il
centro Esrin dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). Ciò significa
che i telescopi a bordo dei due satelliti saranno puntati sugli
stessi oggetti: se il velocissimo Swift (rondone in italiano,
per la capacità di catturare al volo la preda) riuscirà a
individuare immediatamente la direzione del lampo gamma, il più
potente Agile potrà studiare questi messaggeri cosmici nelle
radiazioni X e gamma per ricavare il numero più alto possibile
di informazioni sulla loro provenienza.
- FINESTRA APERTA SU UNA NUOVA FISICA: "Se i fenomeni che li
generano, come supernovae, pulsar o buchi neri, sono ormai noti,
le leggi fisiche alle quali rispondono sono ancora praticamente
sconosciute", ha osservato una delle responsabili scientifiche
della missione Agile, l'astrofisica Patrizia Caraveo. Con l'
arrivo di Glast, si avrà poi a disposizione una potenza di
osservazione di mille volte maggiore. Alla fine, quindi, la
velocità di Swift, l'ampio campo visivo nel quale è capace di
spaziare Agile e la potenza di Glast lavoreranno insieme per
catturare tutti i segreti racchiusi nel lampo che, una sola
volta al giorno, appare all'improvviso in un punto assolutamente
casuale dell'universo e illumina il cielo per una manciata di
secondi. Riuscire a decifrare i messaggi che questi lampi
portano con sé dall'origine dell'universo significa avere
informazioni inedite sulle leggi che governavano il cosmo quando
sono nate le prime stelle e le galassie. Potrebbe significare,
cioé, aprire un capitolo completamente nuovo della fisica.
- GRANDI ATTESE PER LA SCIENZA: Per questo motivo alle tre
missioni partecipano, accanto all'Asi, l'Istituto nazionale di
fisica nucleare (Infn) e l'Istituto nazionale di astrofisica
(Inaf). "Le conoscenze nate nella ricerca con gli acceleratori
di particelle possono essere applicate con grande efficienza
all'astrofisica particellare e all'astronomia", ha osservato il
presidente dell'Infn, Roberto Petronzio. Per il commissario
dell'Inaf, Sergio De Julio, grazie all'azione combinata dei tre
satelliti e degli strumenti italiani che hanno a bordo "nei
prossimi mesi l'universo dei fenomeni più violenti cederà
molti dei suoi segreti".
- CAPIRE FORZE FONDAMENTALI DELLA NATURA: "I lampi gamma sono i
messaggeri di un universo estremamente attivo", ha osservato il
responsabile scientifico della missione, Marco Tavani. Sono
radiazioni elettromagnetiche che viaggiano nell'universo sotto
forma di onde dalla lunghezza molto breve, trasportando energie
altissime, fino a miliardi di volte superiori a quelle della
luce visibile. Studiarli, ha concluso Tavani, "permetterà di
avere nuove conoscenze sulla gravitazione e sulle altre forze
fondamentali della natura".
_________________ Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain
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