ippogrifo ha scritto:
Le Scienze
Una mappa celeste della preistoria documenta una possibile supernova fallita
Allegato:
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L'analisi di
due pietre circolari ritrovate in un sito preistorico del Carso Triestino attivo circa 3000 anni fa, sembrano riprodurre bene le posizioni delle Pleiadi, di Cassiopea, della coda dello Scorpione e, infine, della cintura di Orione. Ma qui un ultimo segno non trova corrispondenza nel cielo attuale e potrebbe essere la registrazione di una stella molto brillante, poi collassata senza un'esplosione luminosa
https://www.lescienze.it/news/2024/01/09/news/supernova_fallita_antica_mappa_celeste-14777291/"potrebbe essere la registrazione di una stella molto brillante, poi collassata senza un'esplosione luminosa" !!!!!!!
Stavo per scrivere "No coment" poi ci ho ripensato, per cui: "Come si può vedere una supernova ad occhio nudo se non come una STELLA MOLTO BRILLANTE?"
Se è stata vista una stella, abbastanza luminosa da dover/poter essere riportata su una pietra, non è un'esplosione in ogni caso visto che di variabili eclatanti ad occhio nudo nella zona e direi in tutto il cielo non ce ne sono? Algol non fa testo perchè certamente non poteva attirare l'attenzione dei preistorici, Mira Ceti si ma non è in Orione e non è eclatante nemmeno al massimo.
Per contro in Orione si sono registrate nei secoli passati nove come quella, una a caso, dell'Aprile 852, che potrebbero essere ricorrenti ma visto che non abbiamo le loro posizioni precise (le coordinate stellari NON erano ancora state inventate) non sappiamo quali delle innumerevoli stelle della Via Lattea in Orione siano le sorgenti delle predette nove, solo se il fenomeno avvenisse sotto i nostri occhi potremmo risolvere il mistero, senza contare che se non si cercano i resti di una supernova non li si troverà mai, per chi non lo sapesse esistono anche cataloghi di resti di supernova (con centinaia di oggetti), questo naturalmente per informazione.
Ciao.
Roberto Gorelli