1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 24 maggio 2023, 18:54 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
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mi dtai facendo venire voglia ti mettemi a studiare :D

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MessaggioInviato: mercoledì 24 maggio 2023, 20:31 
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ippogrifo ha scritto:
Ingenuamente si può essere portati a pensare che la struttura della parete cellulare sia abbastanza elementare, soprattutto per le prime forme di vita più semplici. Invece non è così.

Non è così, perché quelle non sono 'le forme di vita più semplici'.
Quelle più semplici sono scomparse da tempo immemore, quel che si presta alla nostra osservazione è il risultato di miliardi di anni di evoluzione. Le forme di vita più semplici sopravvissute sono i virus: un filamento di RNA avvolto da una membrana. Nel loro caso la semplicità ha rappresentato un'arma vincente. Ma se vuoi qualcosa di più complesso entri in una partita diversa, dove la competizione è elevata. Le proto-cellule originarie non esistono più, perché si sono evolute nelle cellule attuali. Ed hanno avuto miliardi di anni per raggiungere l'equilibrio attuale. Tutto quello che c'è stato in mezzo non ha lasciato fossili.

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- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
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- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: mercoledì 24 maggio 2023, 22:24 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
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Marcopie ha scritto:
... Le proto-cellule originarie non esistono più, perché si sono evolute nelle cellule attuali. Ed hanno avuto miliardi di anni per raggiungere l'equilibrio attuale. Tutto quello che c'è stato in mezzo non ha lasciato fossili.

I virus, come li intendiamo noi adesso, non sanno sintetizzare proteine, non sanno replicarsi se non da parassiti obbligati. Cioè infettano una cellula (complessa o meno, anche un batterio) e le fanno produrre ciò di cui hanno bisogno per replicarsi (proteine del capside, cioè il loro involucro, il loro DNA o RNA, a seconda), quindi non sono autosufficienti.

Non è escluso comunque che i primi virus si infettassero tra di loro, imbrogliandosi e ingannandosi a vicenda ... (!)

In qualche modo poi devono essere comparsi i primi "sistemi a membrana chiusa" capaci di organizzare da soli la loro produzione interna per replicarsi, e quindi capaci di essere autonomi, di sintetizzare le loro proteine, gli enzimi e tutta la biochimica di cui avevano bisogno.

E' chiaro che la comparsa dei sistemi a membrana chiusa è un enorme passo in avanti perché si può cominciare a parlare di esseri distinti dall'ambiente.

Ebbene, in qualche modo, dopo la membrana (a doppio stato lipidico, mi dicono) poco resistente meccanicamente, il successivo passo evolutivo può essere stato quello proteggere il materiale organico con un contenitore più robusto, la cosiddetta parete, di cui sono dotati anche gli archeobatteri.

Anche la parete cellulare, se ci si pensa, è un grande passo in avanti e dà un vantaggio enorme agli esseri unicellulari che ce l'hanno.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


Ultima modifica di ippogrifo il mercoledì 24 maggio 2023, 22:29, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 24 maggio 2023, 22:27 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
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tuvok ha scritto:
mi dtai facendo venire voglia ti mettemi a studiare :D

Il prof. Gorelli è in gamba ed è irresistibile :thumbup: .

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MessaggioInviato: giovedì 25 maggio 2023, 10:23 

Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
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ippogrifo ha scritto:
Ne ho sentito parlare.
Ho sempre il grosso dubbio che le spore escano indenni dal riscaldamento dell'asteroide con l'atmosfera.

Ho anche letto dei timori che le sonde inviate su Marte (soprattutto le prime) possano aver contaminato l'ambiente del Pianeta Rosso portandovi dei batteri nostrani.

Sembra che la preoccupazione di contaminazione di altri pianeti nelle missioni con l'invio di sonde non sia affatto remota e che oramai si tenda ad inviare apparecchiature accuratamente sterilizzate.


Se una spora (ma perchè limitarsi a tale forma di vita?) è all'interno di un meteoroide "viva" ad almeno 5 cm dalla superfice può tranquillamente arrivare "viva" al suolo. Il problema sta in: perchè è viva ? La natura può prevedere tutto ma non può prevedere che un organismo subisca un impatto asteroidale, sulla Terra ne capita uno ogni 300.000 anni (di 1 km di diametro), avrebbe senso per la natura creare un organismo in grado di resistere all'impatto di un asteroide, rimanere nello spazio ad oltre 200 C° sotto zero per decine di milioni di anni, poi resistere al rientro atmosferico su un altro pianeta ed infine ritrovarsi in un'atmosfera, un ambiente che potrebbe essere completamente diverso da quello in cui è nata ed è evoluta questa forma di vita? Se poi ci trova un'altra forma di vita già preesistente allora è guerra totale e visto il numero degli organismi la forma di vita aliena verrebbe fatta fuori (non in tutti i casi perchè se è più resistente potrebbe fare fuori lei tutti gli organismi del pianeta, ma qui andiamo nella fantascienza classica, che però ha avuto il merito di individuare un pericolo potenzialmente reale decine di anni prima degli scienziati). Questa forma di vita dovrebbe stare (aiutata dalle basse temperature dello spazio) "ibernata" per milioni di anni nello spazio, irradiata dai raggi cosmici per altrettanto tempo, questo "trattamento" è "indigesto" per le forme di vita terrestri (a parte per i tardigradi [ https://it.wikipedia.org/wiki/Tardigrada ] che almeno parzialmente o per brevi periodi possono tranquillamente sopportarlo).

Riguardo le sonde, in particolare quelle su Marte: partiamo dalla fine, la sterilizzazione delle sonde NON è totale, non può esserlo perchè richiederebbe un irraggiamento di radiazioni che distruggerebbero gli strumenti della stessa, per cui si sbandiera che sono sterilizzate: in effetti, come nelle camere operatorie, si è solo ridotto notevolmente il numero dei microorganismi e guarda caso i "sopravvisuti" sono le bestie più resistenti e in grado colonizzare altri corpi celesti: è famoso il caso della telecamera di una sonda recuperata dagli astronauti sulla luna dopo 7 anni di vuoto e radiazioni che al ritorno sulla Terra aveva microorganismi (terrestri) che hanno "tranquillamente" ripreso a vivere nella buona e vecchia atmosfera terrestre. Per cui è probabile che su Marte ci siano organismi terrestri vivi attualmente, solo che la mancanza di cibo ne limita o ne blocca la diffusione, le radiazioni cosmiche dovute alla mancanza della magnetosfera o di uno strato di ozono sono inefficaci per eliminarli SE gli esemplari di questi organismi vanno a depositarsi in buchi o tra le cavità tra i granellini di sabbia o sotto un masso o....

Un altro tipo di discorso meritano alcuni satelliti gioviani e saturniani: li veramente c'è una buona possibilità che ci siano organismi indigeni e per tale motivo che alla NASA hanno proibito anche solo di entrarci in orbita e ha fatto schiantare una sonda a fine missione sul pianeta piuttosto che rischiare che cadesse su uno di questi satelliti, perchè la sonda aveva un generatore nucleare.

Bene! per questa lezione è tutto mi raccomando fate tutti i compiti che poi vi interrogo .... :rotfl:

Ciao.
Roberto Gorelli

P.S.: come vedete la fantascienza, se seria, è un "altro" modo di pensare la Scienza e può dare spunti interessanti.


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MessaggioInviato: giovedì 25 maggio 2023, 14:14 

Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
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Paura di contaminare? Sterilizzazione delle sonde?Vi ricordate della automobile spaziale di Elon Musk? Credete che si sia preoccupato di farlo? E le migliaia di satelliti Starlink, li avranno sterilizzati uno per uno? :facepalm:


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MessaggioInviato: giovedì 25 maggio 2023, 16:26 
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Roberto Gorelli ha scritto:
... in effetti, come nelle camere operatorie, si è solo ridotto notevolmente il numero dei microorganismi e guarda caso i "sopravvissuti" sono le bestie più resistenti e in grado colonizzare altri corpi celesti: è famoso il caso della telecamera di una sonda recuperata dagli astronauti sulla luna dopo 7 anni di vuoto e radiazioni che al ritorno sulla Terra aveva microorganismi (terrestri) che hanno "tranquillamente" ripreso a vivere nella buona e vecchia atmosfera terrestre. ...

Certo, questo apre alla possibilità che in giro per il Cosmo possa trovarsi del materiale quasi pronto per essere assemblato in qualcosa di più complesso. Quello che meraviglia un po' è questa tendenza alla complessità che dal punto di vista termodinamico può risultare strana. Se aumenta la complessità sembra diminuire l'entropia del sistema, e si va verso sistemi più specifici ed ordinati, a basso contenuto di entropia. La necessità di avere energia a disposizione sembrerebbe evidente ... anche per costruire la complessità.
Non vorrei toccare un argomento scabroso ...
:think: :think: :think:
Tuttavia il discorso ci può anche stare, anzi, ci deve stare (senza impedimenti di sorta).

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MessaggioInviato: venerdì 26 maggio 2023, 8:47 
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Riporto il link di questa conferenza di persone qualificate (che vengono presentate all'inizio).
Si entra esattamente nel merito della questione e ormai abbiamo gli elementi sufficienti per capire ogni passaggio dell'esposizione.

Dall'atomo all’io, ipotesi scientifiche sull’origine della vita

Abiogenesi = origine della vita
Allegato:
Abiogen_01.jpg
Abiogen_01.jpg [ 591.75 KiB | Osservato 136 volte ]

Minimo indispensabile per la costruzione di un organismo unicellulare:
- DNA (che contiene il programma, il software)
- Proteine (il macchinario, l'hardware)
- Metabolismo (reazioni biochimiche, procedure che mettono in atto il programma)
- Membrana cellulare (sistema di confinamento)
Allegato:
Abiogen_02.jpg
Abiogen_02.jpg [ 814.65 KiB | Osservato 136 volte ]

Occhio:

E' difficile immaginare un processo evolutivo che porti ad una classe di molecole per volta (ad esempio prima il DNA e poi le proteine, o viceversa).
Infatti tutti i componenti molecolari debbono cooperare interagendo tra loro in modo perfettamente coordinato. (Gli archeobatteri hanno lo stesso sistema di sintesi delle proteine delle cellule complesse attuali).
Allegato:
Abiogen_03.jpg
Abiogen_03.jpg [ 724.25 KiB | Osservato 136 volte ]


Ciò sembra confermato dalla comparsa della Vita (in forma batterica) in tempi brevi, poco dopo la formazione della Terra. La Vita compare presto e improvvisamente.

La conferenza contiene altri spunti molto interessanti.

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MessaggioInviato: venerdì 26 maggio 2023, 9:08 
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comunque sarebbe bello vedere la strada percorsa da questi microorganismi terrestri in un ambiente diverso. tutto sommato basterebbe avere un ambiente favorevole e qualche migliaia di anni a disposizione :lol:

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MessaggioInviato: venerdì 26 maggio 2023, 10:23 
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Riporto:
Molti esperimenti si sono fatti (Miller & C.) e molti esperimenti si continuano a fare.
Allegato:
Abiogen_04.jpg
Abiogen_04.jpg [ 791.88 KiB | Osservato 125 volte ]

Allegato:
Abiogen_05.jpg
Abiogen_05.jpg [ 708.61 KiB | Osservato 125 volte ]

Qualcosa si capisce di più.
Ad esempio oramai nessuno mette in dubbio che i mattoncini basilari per la Vita siano diffusissimi nel Cosmo (analisi spettrali).
Si dice che la chimica prebiotica è pervasiva.
E' assodata la tendenza della chimica inorganica ad evolvere verso gli ingredienti fondamentali della vita in particolari condizioni ambientali.
(Condriti).

https://youtu.be/ooV3eN6CIVc?t=2478

Esperimenti si fanno anche per capire le proprietà dell'RNA che è dotato al contempo di capacità catalitica e di capacità di immagazzinare informazione (mondo ad RNA).
Allegato:
Abiogen_06.jpg
Abiogen_06.jpg [ 849.4 KiB | Osservato 125 volte ]

https://youtu.be/ooV3eN6CIVc?t=2752

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