Leggendo i messaggi di questa discussione, specialmente gli ultimi ho la forte impressione che ci sia un filone di antroprocentrismo di ritorno
Si, ci sono e potrei aggiungerne altre, molte condizioni per avere una forma intelligente, ma forse è sfuggito ai più qualcosa di sottinteso:
condizioni per avere una specie similumana!
E già: come scrittore di fantascienza ho letto molti libri di fantascienza, certi non li definirei nemmeno fantascienza, li definisco fantasy od
altro filone.
Ma se parliano della Natura, che ci sta continuamente meravigliando con tutte le sue invenzioni, allora l'intelligenza nello spazio c'è
sicuramente e in forme completamente diverse da quella dei discendenti di scimmie che sono scesi dall'albero solo ieri.
Direi anche di più: proprio per i motivi che sono stati elencati, queste forme di vita saranno molto più robuste di noi nel viaggiare/conquistare
lo spazio.
Infine: l'intelligenza noi umani l'abbiamo sviluppata come arma di difesa, perchè noi non abbiamo zanne, artigli, forza, statura in grado di
difenderci dai nostri (ex) predatori (leoni, leopardi, tigri, orsi, ecc.) quindi ci siamo "inventati", o meglio sviluppato, l'Arma assoluta, il
nostro cervello col suo prodotto, l'intelligenza!
Ora abbiamo un solo nemico, noi stessi, ma possiamo controllarlo, basta volerlo: invece dobbiamo stare in campana col prossimo nemico,
l'intelligenza artificiale, perchè lei si che ci potrebbe fare fuori in un futuro nemmeno troppo lontano.
L'intelligenza artificiale attuale è solo una pallida idea di quella "vera": occhio quindi a non chiedergli di eliminare le fonti di anidride
carbonica potrebbe sterminarci tutti, noi umani siamo produttori di anidride carbonica (1 metro cubo all'ora, per 24 ore, per 365 giorni
all'anno, per 9 miliardi di persone, quanto inquinamento produciamo in un anno solo esistendo?), occhio a dirgli che vogliamo conquistare
la galassia, quando un'astronave per portare un solo uomo alla stella più vicina ha bisogno di migliaia di tn di massa mentre con pochi kg
e un'infinitesima frazione dell'energia prodotta dal reattore a fusione nucleare di bordo, un computer quantico potrebbe esplorare più
facilmente un intero sistema planetario.
Gli scrittori di fantascienza, non tutti, sono una specie di esploratori "del possibile", senza dimostrazioni matematiche, senza prove, ma
a volte "vedono" cose o hanno idee che poi i "veri" ricercatori sanno dimostrare.
Ciao.
Roberto Gorelli