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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 2 febbraio 2023, 11:56 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
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Località: Padova
Marcopie ha scritto:
Lo so bene. Infatti lo Space Shuttle non arrivava sulla Luna, si fermava a all'orbita bassa o al più all'ISS. Ma per trasportare un carico utile di 15~30 tonnellate obbligava a portar su un'intera navetta di 2030 tonnellate. Non esattamente un'ideona....

All'epoca non c'erano molte alternative per portare in orbita grossi carichi (tipo il telescopio Hubble) e/o astronauti sulla ISS.

E non si poteva certo appaltare ai sovietici il trasporto di satelliti militari!

Donato.


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MessaggioInviato: giovedì 2 febbraio 2023, 14:25 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Senza contare che per certi carichi (come l'hubble già citato), stante che l'automazione/remotizzazione era quella che era ai tempi, risultava necessario mandare su anche degli astronauti per le varie operazioni, di conseguenza gli dovevi apparecchiare tutta l'opera per portarli sù e giù dalla superficie; missioni che duravano anche più di una settimana (ben più dei quattro giorni tipici di una missione lunare) e che quindi avevano bisogno di acconcio equipaggiamento (che ovviamente richiede spazio) ed ecco che è venuto fuori lo shuttle.

Poi lo si poteva progettare meglio, questo si assolutamente, ma va detto che l'inefficiente "ferro da stiro" è stata colpa di un requisito squisitamente militare, ovvero l'obbligo dell'ala a delta, che permetteva all'orbiter di effettuare virate (sia in emergenza che per semplice cambio di rotta programmato), infatti partendo da Cape Canaveral, con programmata rotta di arrivo alla stessa base, lo shuttle poteva autonomamente effettuave virate per (ad esempio) atterrare a Vandenberg.

Senza tale requisito, si sarebbe potuto fare un orbiter più leggero a parita di carico utile e più semplice (ala dritta e tronca in stile F104) progettualmente, ma col limite che la rotta programmata, rimaneva obbligata e non modificabile per impossibilità di ampi cambi rotta.

Lo shuttle era semplicemente figlio del suo tempo (guerra fredda) e pur con la sua inefficienza intrinseca e complicazioni varie è stata una macchina straordinaria, che ha fatto la storia.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: giovedì 2 febbraio 2023, 16:07 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
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doduz ha scritto:
All'epoca non c'erano molte alternative per portare in orbita grossi carichi (tipo il telescopio Hubble) e/o astronauti sulla ISS.

Angelo Cutolo ha scritto:
Lo shuttle era semplicemente figlio del suo tempo (guerra fredda) e pur con la sua inefficienza intrinseca e complicazioni varie è stata una macchina straordinaria, che ha fatto la storia.

Vorrei fare un passo oltre il concetto di "che bello quello che c'è, perché solo questo c'è".
Lo Space Shuttle ha fatto tabula rasa di tutto il resto, ingoiando la totalità dei fondi e risorse, per poi svanire nel nulla, senza successori.
Per me è stato un buco nell'acqua, e spero vivamente che segni la pietra tombale di questo tipo di progetti.
Gli americani volevano "fa' l'astronave", senza aver capito che i razzi chimici non lo consentono.
Quando inventeranno l'antigravità o la propulsione a curvatura se ne potrà riparlare. :lolno:

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autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
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MessaggioInviato: giovedì 2 febbraio 2023, 19:40 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4501
Località: Padova
Lo Shuttle è figlio del suo tempo e di compromessi (ed errori) in fase di progettazione, costruzione e manutenzione.

Prima di lui, la NASA di un razzo riciclava solo gli astronauti!

Donato.


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MessaggioInviato: giovedì 2 febbraio 2023, 23:13 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Il buco nell'acqua ha rivoluzionato l'astronautica, prima di lui anche il solo concetto di riuso nemmeno esisteva, nuovi sistemi di guida, o il sistema di docking a torsione neutra (nato per mantenere collegato allo shuttle un bestione come lo spacelab senza "aprirsi" come una scatoletta alla prima torsione) e che poi ė stata la base dei collegamenti dei moduli della ISS.
Ma basta vedere la documentazione in rete sullo shuttle, per capire le numerosissime soluzioni nate per lui, che si utilizzano tutt'ora, uno su tutti, il sistema di collegamento ad altissimo carico tra booster e razzo principale (del serbatoio nello shuttle) che si usa anche sull'Ariane5 e nel futuro Artemis.
Prima di questo sistema c'erano solo de razzetti ausiliari o quelli appena più grandi dei razzi soyuz.

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MessaggioInviato: venerdì 3 febbraio 2023, 17:53 
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Angelo Cutolo ha scritto:
Il buco nell'acqua ha rivoluzionato l'astronautica, prima di lui anche il solo concetto di riuso nemmeno esisteva

"Ha fatto anche cose buone..." (cit.)

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