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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: venerdì 1 luglio 2022, 16:31 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4501
Località: Padova
Ciao, ho detto Merate perché so che lì c'è un osservatorio INAF, ma era solo per fare un esempio.

Quanto al cielo di Merate, allego un'immagine presa dal Light Pollution Atlas con un riferimento sopra Merate e sulla Bicocca.

Sinceramente non so quanti strumenti di quel livello (Dall–Kirkham da 400 mm di Officina stellare su GM3000 di 10micron) siano stati installati recentemente in ambito urbano, magari è la norma.

Il mio è un rilievo da astrofilo.

Donato.


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merate.png
merate.png [ 777.98 KiB | Osservato 687 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: venerdì 1 luglio 2022, 17:07 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 15890
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Stai partendo da presupposti che a te piacciono, ma di cui all'università frega meno di niente.

Il progetto è didattico e molto semplificato, il cambio di strumenti al fuoco è operata da parte di un tecnico che sale una scaletta, toglie il primo e mette il secondo e lo collega alla centralina, lì sul momento in base al tema della serata pubblica, inoltre avere lo strumento a una scaletta di distanza e non a Vergate sul Membro e la possibilità di intervenire i 3 minuti, permette la massima flessibilità in caso di improvviso cambio di obiettivo (sempre didattico).
Lo strumento è specificatamente per ambito planetario (il che non impedisce di puntare oggetti deep, ma questa è una possibilità accessoria) quindi il cielo milanese basta e vanza, vi è la possibilità di impiegare in tempo zero, strumentazione preparata nei loro corsi di laboratorio.

In breve gli serve un muletto a distanza pedestre; per avere una strumentazione completamente remota, dovrebbero avere un macchianario per la sostituzione dello strumento al fuoco, ogni nuovo strumento (e nei corsi di laboratorio ne sfornano abbstanza) andrebbe portato in loco montato (togliendone un altro) per la prova con tanto di verifica del sistema di comunicazione, ecc, in pratica una complicazione abnorme per una cosa di cui loro non frega nulla, oltre al fatto che queste complicazioni costano hanno speso per lo strumento, la cupola, la cavetteria e un PC per il pilotaggio, se non sbaglio 68.000 € (strumentazione al fuoco esclusa), la remotizzazione completa è di gran lunga meno flessibile (soprattutto per il cambio strumento al fuoco) e comunque più costosa, soldi che per l'obiettivo dello strumento è del tutto inutile spendere.

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Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 9:06 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10284
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
al netto della risposta di Angelo, che mi sembra esaustiva, il cielo di Merate è sicuramente un filo migliore di quello di Milano, ma rimane un cielo di m. :) : non si vedeva la via lattea nemmeno negli anni '80 :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 10:53 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 639
Località: Roma
Ciao a tutti,
con un telescopio "cittadino" si può fare ricerca amatoriale e si può insegnare agli studenti "come si fa la ricerca". Con un telescopio "cittadino" si può fare fotometria di asteroidi, di stelle variabili e di fenomeni transienti. Si possono acquisire spettri di stelle cataclismiche, simbiotiche, novae, si possono misurare le velocità radiali per le stelle più luminose. Si possono inferire i parametri fisici di stelle binarie ad eclisse, di asteroidi. Tutto questo è di grande insegnamento per gli studenti (acquisizione, pre-trattramento, riduzione ed analisi dei dat)i. Gli studenti possono contribuire con delle pubblicazioni scientifiche (es: JAAVSO, MPB, ...).
Certo da un telescopio "cittadino" non si riescono a fare delle belle foto deep di ammassi aperti, nebulose diffuse e quant'altro, ma si possono acquisire gli spettri delle nebulose diffuse più luminose per vedere di cosa sono composte. Si possono fare le classificazioni stellari. Insomma c'è tanto da ricercare, da insegnare e da imparare. Occorre solo la volontà di farlo ... anche con un telescopio "cittadino".

Saluti
Lorenzo Franco


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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 10:55 

Iscritto il: mercoledì 21 febbraio 2007, 12:50
Messaggi: 3626
yourockets ha scritto:
be' sulle possibilità dell'università e sui limiti burocratici non so cosa dire: posso chiedere... posso essere d'accordo con te sul fatto che possa essere grave, ma potrebbe benissimo essere così.

l'utilizzo da remoto potrebbe essere altrettanto utile dal punto di vista strettamente cognitivo, non dal punto di vista educativo in senso stretto: si parla comunque di ragazzi. del resto mi sembra che su questo concordiamo.

ps
Brera-Merate ha lo stesso cielo di Milano-Bicocca. Fidati. Ho fatto le vacanze estive praticamente accanto all'osservatorio di Merate dal '72 e il cielo è praticamente identico. Praticamente vuol dire che è un filo meglio, ma, probabilmente, non abbastanza da giustificare l'insediamento di un osservatorio lì con i costi aggiuntivi di un affitto.

in sostanza il punto è che non sappiamo le ragioni che hanno spinto a quella scelta. La prima cosa che ho pensato quando l'ho saputo è stata più o meno " ma che cazz..." poi ho letto, ho capito che si tratta di un progetto didattico e in quanto tale lo trovo sensato, oltretutto con un costo molto contenuto per l'ente.

poi, be' si può anche chiedere perchè mai l'abbiano realizzato lì :) magari è anche per ragioni di immagine o avevano fondi vincolati ...


Toh, una volta tanto Roma batte Milano! :ook:

Mi sono informato e mi è stato detto che tra le università romane esistono vari telescopi in funzione installati proprio dentro Roma, inoltre fatto
che nessuno ha citato, probabilmente perchè sconosciuto ai più e che sarebbe da portare alle orecchie dei prof milanesi, esiste una convenzione
da oltre 10 anni tra un'università romana e la nostra associazione grazie alla quale studenti universitari hanno fatto tesi grazie ad osservazioni
da loro effettuate presso il nostro osservatorio (45 minuti da Roma) o grazie ai membri dell'associazione. Questa convenzione ha permesso anche
il collaudo e a volte l'uso in prestito temporaneo di strumenti professionali/sperimentali da parte dei soci dell'associazione.

Per un'università una convenzione potrebbe essere l'alternativa ad un telescopio remotizzato e in Lombardia non mancano (anche qui nel Forum)
osservatori e astrofili in grado di dare una mano alle università, sia nella didattica che nella ricerca.

A buon intenditor poche parole.
Ciao.
Roberto Gorelli


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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 11:01 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10284
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
bah Roma batte Milano spesso da molti punti di vista.
Tutto si può fare, ma io non capisco perchè buttarsi a "denigrare" (non tu) un'iniziativa costruttiva a partire dalla quale si possono immaginare molti sviluppi compresi quelli che suggerisci tu.
del resto se Roma ha dei telescopi universitari cittadini perchè non dovrebbe essercene uno a Milano? mi sembra che gli interventi di Angelo (con anche il focus su strumenti realizzati dai laboratori universitari) e Lorenzo abbiano ben messo in luce che l'operazione è didatticamente tutt'altro che insensata

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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 15:10 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
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Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
doduz ha scritto:
Il mio è un rilievo da astrofilo.

E da astrofilo è condivisibile, ma qui si parla di una università, dove entrano altre dinamiche, non solo prettamente accademiche (il "muletto" per la prova di strumentazione realizzata/modificata/ottimizzata in facoltà), ma anche sociali (l'offerta alla cittadinanza) e non secondariamente politiche (il rettore prima di dare l'assenso, ha praticamente effettuato l'equivalente di una ricerca di mercato, per verificare il "gradimento" della cosa :mrgreen: ), oltre che (come detto sopra) l'integrazione nel circuito di ricerca nazionale (relativamente alle sue specificità).

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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 17:23 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4501
Località: Padova
Angelo Cutolo ha scritto:
doduz ha scritto:
Il mio è un rilievo da astrofilo.

E da astrofilo è condivisibile, ma qui si parla di una università, dove entrano altre dinamiche, non solo prettamente accademiche (il "muletto" per la prova di strumentazione realizzata/modificata/ottimizzata in facoltà), ma anche sociali (l'offerta alla cittadinanza) e non secondariamente politiche (il rettore prima di dare l'assenso, ha praticamente effettuato l'equivalente di una ricerca di mercato, per verificare il "gradimento" della cosa :mrgreen: ), oltre che (come detto sopra) l'integrazione nel circuito di ricerca nazionale (relativamente alle sue specificità).


Detto così, pare che il cielo buio sia un capriccio degli astrofili che vogliono fare "belle foto", mentre chi fa ricerca seriamente può tranquillamente restare in città.
Quindi non si capisce perché da almeno mezzo secolo tutti i nuovi osservatori sono stati dislocati in "cul al mondo".
La sede operativa dell'Osservatorio di Padova traslocò quasi un secolo fa sull'Altipiano di Asiago (negli anni '30 al Pennar e negli anni '70 all'Eckar).
Negli anni '80 si pensò di realizzare un grande telescopio nazionale al sud (mi pare in Basilicata), ma poi si decise per le Canarie.

Quanto all'offerta alla cittadinanza, non vedo una gran differenza far vedere le immagini sullo schermo che provengono da 20 metri piuttosto che da 20 (o 200) chilometri.

Che poi faccia figo avere una bella cupola sopra il terrazzo non lo metto in dubbio.

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 17:49 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 639
Località: Roma
Ciao Donato,
sicuramente hai ragione quando dici che gli osservatori professionali vengono dislocati sotto cieli molto bui. Comunque per scopi didattici le esigenze sono molto meno stringenti ed anche un cielo "cittadino" permette di svolgere (con profitto) un'attività di ricerca sugli oggetti più luminosi ... e ce ne sono tanti da osservare.
Saluti
Lorenzo Franco


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 Oggetto del messaggio: Re: Un RC a Milano
MessaggioInviato: sabato 2 luglio 2022, 20:48 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
40 cm sugli standard professionali è praticamente un cercatore :) chiaro che uno specchio di 8/10 metri con ottiche adattive non lo vai a installare in piazza Duomo, ma nemmeno in Val Brembana...
stiamo parlando, sugli standard odierni, di un'apertura tutto sommato modesta (che non vuol dire INUTILE, ma certo che non rimpiange il deserto di Atacama) impiegata da un'Università a scopi primariamente didattici e divulgativi...

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