Ti sei spiegato.
Uno dei problemi è come campionare bene per non lasciarsi sfuggire l'informazione!
Ps.
Una volta demodulato, il rumore/segnale diventa udibile in cuffia, se ho capito giusto. Mettiamo che sia un fruscio/crepitio come quello che si sentiva nelle vecchie radio e che oggi si limita con lo squelch o col de-noiser.
Se è una cosa del genere, che copre il range delle frequenze udibili, bisognerebbe decidere se ci interessa tutto l'udibile o no.
L'udibile arriva a 20 mila Hertz e viene campionato in alta fedeltà (qualità CD) con frequenza doppia a 44.1 KHZ per non lasciare scappare le frequenze più alte.
Ci interessano le frequenze fino a 20 KHZ? (Questo non lo so).
PPSS
Nel caso in cui ci interessasse tutto lo spettro del rumore, per vedere come evolve durante il passaggio della radiosorgente, dovremmo campionare periodicamente non il singolo valore del segnale, ma la distribuzione delle frequenze all'interno dello spettro del rumore.
In soldoni, il passaggio della radiosorgente potrebbe aumentare i
bassi, oppure i
medi, oppure gli
acuti, all'interno del fruscio/crepitio, potrebbe succedere di tutto, penso.
E' una cosa fattibile perché ci sono oramai software che fanno l'analisi spettrale (di Fourier) praticamente in tempo reale, come fossero analizzatori grafici delle frequenze (a bande) di vecchia memoria.
Tutto questo è possibile. Non so se può servire, però.
Se sono fuori fase, dimmelo. Sto buttando sul tavolo solo delle ipotesi.