1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Video:
Sagittarius A*

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.

Però le orbite di queste stelle "sfortunate" non sono proprio strettissime, come immaginavo!
L'orbita della S2, ad esempio, è comparabile con quella di Sedna.
Certo, quando passano al perigeo ricevono una bella "spintarella" .
Sarebbe interessante sapere a che velocità si muovono!

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Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Video:
https://www.youtube.com/watch?v=xHMZOaQttqw



"Gli astronomi del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics di Garching, in Germania, hanno scoperto una nube di gas che verrà presto inghiottita dall'oggetto Sagittarius A * - un buco nero, come sospettano gli scienziati.

Al momento, il buco nero nel cuore della Via Lattea sta soffrendo la fame. Ma la sua dieta potrebbe presto finire: una nuvola di gas si è avventurata troppo vicino al buco nero super massiccio e ne sarà divorata nei prossimi anni. L'alimentazione del buco nero sarà osservata in prima persona dagli astronomi, che dovrebbero anche essere in grado di notare un'emissione di raggi X in gran parte aumentata in quel momento. Anche ora può vedere come l'enorme attrazione gravitazionale del buco nero stia causando una certa distorsione alla nube di gas."

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

E' un vecchio video del 2011. A quest'ora l'avrà già digerita la nube di gas!
Sagittarius A* è in una fase di quiete. Chissà che un domani non diventi attivo trasformando la via lattea in un quasar. Forse è già capitato in passato!
I buchi neri sono corpi celesti che accendono la nostra fantasia perchè ricchi di mistero.
Chissà dove finisce la materia che ingurgitano. Chissà qual'è la fisica che li governa.
Soprattutto, chissà se mai riusciremo a venirne a capo.
Perchè, eventualmente, si porrà il problema di sperimentare gli scarabocchi dei fisici teorici.
L'approccio galileiano sarebbe ancora applicabile per una fisica così estrema, come quella dei buchi neri, del big bang o delle stringhe?

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Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°

Grazie per aver condiviso!
Ad oggi mi sembra di capire che il lieto fine non ci sia stato (o meglio nessun lieto fine per gli scienziati ma dal punto di vista della nube sì) http://www.sci-news.com/astronomy/scien ... 02641.html

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"

Ritengo che questi studi siano prove schiaccianti dell'esistenza del buco nero supermassiccio al centro della Galassia, prove evidenti anche per i non addetti ai lavori. Per questo mi lasciano veramente incantato. Se ci fosse ancora qualcuno che ha delle perplessità, dovrebbe chiedersi intorno a che cosa orbitano quelle stelle a quella folle velocità. Al nulla, accidenti? Le stelle ci sono, non sono inventate, anche se sono osservabili solo all'infrarosso, in mezzo ad un mare di polvere, con telescopi giganti, ma ci sono. E si comportano in modo quasi Kepleriano, salvo qualche precessione relativistica di secondaria importanza. Anche Galileo riconoscerebbe inequivocabilmente che c'è qualcosa li in mezzo che le attira, qualcosa di mostruosamente potente e praticamente invisibile. Ho riportato anche il grafico nel primo post per dare l'idea della risoluzione che serve per poterle osservare. Le orbite sono all'interno del secondo d'arco. Ottica adattiva, infrarosso, diametri enormi. Ma poi tutto risulta tremendamente chiaro. La massa di più di quattro milioni di Soli in uno spazio piccolissimo. Grande lavoro.

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Costanzo
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eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Tempo fa lessi che l'orizzonte degli eventi è comparabile all'orbita di Urano.
Una iper-gigante nera!

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Osservo con: Nikon 8x30 EII - APM 100 SD 90°

Dicono che all'interno del raggio di Raggio di Schwarzschild, quindi all'interno della sfera delimitata dall'Orizzonte degli Eventi, le leggi della fisica che conosciamo vengono sconvolte. Quindi non si sa nulla sulla distribuzione della massa all'interno del buco nero. Molti sostengono l'ipotesi della singolarità, cioè che la totalità della massa del buco nero è concentrata in uno spazio infinitesimo al centro della sfera. Se invece la massa fosse idealmente distribuita all'interno dell'Orizzonte degli Eventi in modo uniforme, i calcoli porterebbero ad una proprietà piuttosto curiosa dei buchi neri. Più è massiccio il buco nero, più piccola è la sua la densità media, al punto che certi buchi neri supermassicci avrebbero una densità media inferiore a quella dell'acqua.

citazione:
"I buchi neri supermassicci hanno alcune interessanti proprietà che li distinguono dai loro simili di minori dimensioni:
*la densità media, intesa come il rapporto fra massa del buco nero e volume racchiuso entro l'orizzonte degli eventi, di un buco nero supermassiccio può essere uguale (per buchi neri di 1,36 x 10^8 masse solari) o anche inferiore a quella dell'acqua (per buchi neri di massa maggiore di 1,36 x 10^8 masse solari). Infatti, tenendo conto che il raggio di Schwarzschild di un corpo celeste aumenta linearmente con la sua massa, e che il volume di un oggetto sferico, come un buco nero non rotante, è proporzionale al cubo del suo raggio, si deduce che la densità di un buco nero è inversamente proporzionale al quadrato della sua massa: essa cala progressivamente all'aumentare delle sue dimensioni; quindi i buchi neri supermassicci hanno densità più basse di quelli più piccoli.
*le forze di marea, molto intense presso i buchi neri minori, sono assai deboli in prossimità di quelli supermassicci: poiché la singolarità gravitazionale è così lontana dall'orizzonte degli eventi, un ipotetico astronauta che viaggiasse verso il centro del buco nero non esperimenterebbe forze di marea significative, prima d'inoltrarsi ampiamente dentro esso."

fonte;
wikipedia.org/wiki/Buco_nero_supermassiccio

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
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