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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 9 gennaio 2020, 14:13 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14778
Località: (Bs)
Scartabellando il Trattato, nel frattempo, non posso trattenere la meraviglia nel vedere queste immagini:
Allegato:
CM00.jpg
CM00.jpg [ 143.25 KiB | Osservato 2494 volte ]

Allegato:
CM01.jpg
CM01.jpg [ 426.63 KiB | Osservato 2494 volte ]

Allegato:
CM02.jpg
CM02.jpg [ 263.39 KiB | Osservato 2494 volte ]

Allegato:
CM03.jpg
CM03.jpg [ 335.38 KiB | Osservato 2494 volte ]

Allegato:
CM04.jpg
CM04.jpg [ 370.04 KiB | Osservato 2494 volte ]

Allegato:
CM05.jpg
CM05.jpg [ 385.03 KiB | Osservato 2494 volte ]

Non so se Maxwell si è aiutato con della limatura di ferro nel realizzare i disegni delle linee di forza (e superfici equipotenziali) del Campo Magnetico.
Certo è che non è semplice farlo neppure con i computer moderni …
(senza algoritmi preparati da terzi, ovviamente).

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: sabato 11 gennaio 2020, 10:19 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14778
Località: (Bs)
Torniamo a parlare di rapporto tra campo elettrico E e campo magnetico B.

Maxwell, come abbiamo visto, si accorge che il rapporto E/B ha le dimensioni di una velocità.
Intuisce che la cosa non è affatto casuale e cerca una motivazione fisica.

Una prima idea è questa (paragr.768, cap. XIX del Trattato sopra citato):
Allegato:
01__.jpg
01__.jpg [ 492.17 KiB | Osservato 2475 volte ]

Analizziamo attentamente. Sono concetti semplici, veramente alla portata di tutti.

Egli immagina due fili paralleli percorsi da correnti equiverse: nasce tra essi una forza attrattiva, secondo un fenomeno già ben studiato da Ampère.
Allegato:
02__.jpg
02__.jpg [ 129.31 KiB | Osservato 2475 volte ]

Ora immagina sui conduttori due cariche come quelle in transito per via delle correnti: tali cariche si respingono elettrostaticamente.
Allegato:
03__.jpg
03__.jpg [ 172.48 KiB | Osservato 2475 volte ]

Il confronto tra Campo Elettrico e Campo Magnetico è allora logico e possibile (!) a parità di forza generata
Allegato:
04__.gif
04__.gif [ 77.33 KiB | Osservato 2475 volte ]

Quindi Maxwell conclude:
Allegato:
05__.gif
05__.gif [ 71.84 KiB | Osservato 2475 volte ]

Seguirà una seconda idea di Maxwell più precisa, al fine di definire meglio la questione.

Non dimentichiamo che questo trattato verrà letto e studiato anche da Einstein che avrà qualche cosa da dire a riguardo.
Ma ora lo sforzo principale di Maxwell è di diradare la nebbia.

(Nota Bene: E' solo una rilettura con qualche appunto, nulla di più … ma ne vale la pena)
Allegato:
1873-1st-maxwell-treatise-electricity_360_23691abd621a85ac04c9c7ddbfc876c8.jpg
1873-1st-maxwell-treatise-electricity_360_23691abd621a85ac04c9c7ddbfc876c8.jpg [ 453.25 KiB | Osservato 2465 volte ]

(1873 - Prima Edizione originale; l'edizione tradotta in italiano a cura di Evandro Agazzi è stata pubblicata in occasione del centenario nel 1973)

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MessaggioInviato: sabato 11 gennaio 2020, 19:33 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14778
Località: (Bs)
E allora … ecco l'incipit di Maxwell per la seconda proposta:
paragrafo 769 dello stesso capitolo XIX.
Allegato:
incipit.jpg
incipit.jpg [ 138.58 KiB | Osservato 2454 volte ]

Devo dire che c'è analogia con la prima idea, ma stavolta Maxwell propone una lastra di dimensioni infinite, caricata uniformemente, in movimento.
Come mai una lastra? Lo sappiamo! E' per semplificare al massimo i conti ed il ragionamento.
In prossimità di una lastra carica il campo elettrico è uniforme e non dipende dalla distanza dalla lastra. :thumbup:
Prepariamoci ad indagare. Lui era un pioniere, ma noi abbiamo della bella letteratura tecnica che ci conforta.
Organizziamoci. :thumbup:

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Costanzo
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MessaggioInviato: martedì 14 gennaio 2020, 13:56 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14778
Località: (Bs)
Allora ... vediamo un po'.
Maxwell ci propone un ragionamento su un oggetto fisico ideale, una lastra infinita.

Non c'è una lastra infinita nella realtà, ma in certe situazioni la possiamo trovare come caso limite.
Vedremo che le formule diventano elementari.

E' talmente didattico l'esempio da essere riportato frequentemente su molti libri moderni che trattano l'elettromagnetismo.
Allegato:
premessa.jpg
premessa.jpg [ 264.86 KiB | Osservato 2442 volte ]

La lastra è uniformemente carica.

Non possiamo definire la carica totale della lastra, che è infinita, naturalmente, ma possiamo definire la sua densità di carica, cioè la carica in Coulomb ogni metro quadrato.

La lastra si muove con una velocità v, trasportando le cariche.
Ecco allora un "foglio di corrente" ordinato, anch'esso infinito; anche qui, ogni metro di larghezza della lastra, preso in direzione perpendicolare alla velocità, porterà una corrente finita.

Qui sotto c'è la pagina di un eserciziario di fisica.
Non dite che l'autore si è ispirato a Maxwell nel proporre il quesito?
Tanto di cappello! Bisogna seguire i Grandi Maestri.
Allegato:
premessa 02.jpg
premessa 02.jpg [ 322.47 KiB | Osservato 2442 volte ]


(continua …)

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MessaggioInviato: martedì 14 gennaio 2020, 18:26 

Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2018, 19:46
Messaggi: 113
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Grazie Ippo per queste interessanti lezioni di fisica.
Umberto Sollecchia


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MessaggioInviato: mercoledì 15 gennaio 2020, 10:03 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14778
Località: (Bs)
Ti ringrazio per l'apprezzamento. E' Maxwell in cattedra. :thumbup:

PS.
Anticipo un punto fondamentale che Maxwell continua a ribadire con insistenza:
Allegato:
Unità elettrost-elettromagn.jpg
Unità elettrost-elettromagn.jpg [ 166.86 KiB | Osservato 2405 volte ]

Intuisco che Maxwell voglia sottolinearne l'importanza, e non solo per se stesso.
E' un messaggio che vuole lasciare a chi verrà dopo di lui:
"n è il numero di unità elettrostatiche contenute in un'unità elettromagnetica"
(n è una velocità!).
E' interessante percepire l'idea nel suo nascere. Con caparbietà egli non molla l'osso.
Cerca tutte le interpretazioni possibili, fino a pensare che la corrente possa essere vista come un flusso di cariche sì, ma anche come un campo magnetico che le stesse cariche riescono a produrre.
Forse lì sta l'essenza delle cose. Molti strumenti di misura della corrente non contano le cariche che passano, ma rilevano il campo magnetico prodotto dalle cariche in transito.
Del resto, egli sta allestendo un esperimento che mette in relazione il campo elettrostatico col campo magnetico (occhio che lui scrive unità elettromagnetiche, cercando proprio l'unificazione tra le cariche che passano e il campo magnetico associato).
Anticipiamo infine che nel suo esperimento ci sarà un campo elettrico uniforme ed un campo magnetico uniforme, vale a dire i campi più semplici che possano essere concepiti.

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MessaggioInviato: mercoledì 22 gennaio 2020, 16:26 
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02_Maxwell - seconda lastra.jpg
02_Maxwell - seconda lastra.jpg [ 175 KiB | Osservato 2382 volte ]

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due lastre.gif
due lastre.gif [ 161.7 KiB | Osservato 2382 volte ]

...

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MessaggioInviato: venerdì 24 gennaio 2020, 13:13 
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Località: (Bs)
E arriviamo al dunque.
Allegato:
02_Maxwell - passaggio cruciale.jpg
02_Maxwell - passaggio cruciale.jpg [ 169.47 KiB | Osservato 2357 volte ]

La questione è molto semplice, tanto semplice da essere alla portata di chiunque si occupi di bricolage.
Le lastre cariche si respingono perché portano cariche elettrostatiche,
ma contemporaneamente si attirano perché sono anche sede di due correnti parallele equiverse.
Sorge spontanea una domanda: vince l'attrazione o vince la repulsione?

(cercheremo di capire le formule, perché qui Maxwell vuole calcolare …)

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MessaggioInviato: martedì 28 gennaio 2020, 2:00 
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Località: (Bs)
Se vogliamo calcolare la repulsione elettrostatica tra due lastre parallele, i nostri eserciziari moderni ci dicono questo:
1. il campo elettrico prodotto da una lastra piana carica è
Allegato:
03 lastra piana carica.jpg
03 lastra piana carica.jpg [ 495 KiB | Osservato 2338 volte ]

2. la pressione reciproca sulle lastre è
Allegato:
03a lastra piana carica.jpg
03a lastra piana carica.jpg [ 43.38 KiB | Osservato 2333 volte ]

Balza all'occhio la presenza della costante detta permittività elettrica del vuoto (epsilon zero) nelle nostre formule, mentre Maxwell non la mette, ma dobbiamo riconoscere potrebbe essere una scelta legata alle unità di misura adottate.

Nella seconda proposizione (quella legata all'attrazione elettromagnetica delle correnti) c'è qualcosa di strano:
Allegato:
02_Maxwell - passaggio cruciale a.jpg
02_Maxwell - passaggio cruciale a.jpg [ 234.33 KiB | Osservato 2338 volte ]

n ed n' nella formula starebbero per u ed u' (infatti n è una lettera già usata per definire il rapporto sopra citato tra E e B e non avrebbe un corrispettivo n'); u ed u' nella formula corrisponderebbero giustamente alle correnti (meglio densità di corrente in questo caso) come richiederebbe la logica. Può trattarsi di un refuso. Purtroppo queste incertezze non aiutano la decifrazione del testo originale.
In ogni caso, gli eserciziari moderni riportano questo:
Allegato:
02 Campo magnetico lastra piana.jpg
02 Campo magnetico lastra piana.jpg [ 181.63 KiB | Osservato 2338 volte ]

E si vede bene che il campo magnetico è legato alla corrente nella lastra; ripeto che è corretto parlare di densità di corrente per unità di larghezza perché la corrente totale sarebbe infinita.
Per il calcolo dell'attrazione reciproca, poi, useremo la famosa "forza di Lorentz".

I dettagli tecnici di matematica elementare non devono preoccupare più di tanto.
Questi casi sono ben studiati e risolti oramai.
Si tratta di rivederli e rispolverarli solamente per dare una veste interpretativa allo scritto di Maxwell.
E' quello l'obiettivo.
Del resto si comincia ad intuire dove vuole andare a parare il nostro Autore …
...

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MessaggioInviato: martedì 28 gennaio 2020, 7:59 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14778
Località: (Bs)
Infatti.
Trattasi di refuso (che non mi aspettavo in questa buona traduzione, ma i dettagli sono sempre i più difficili da curare!) .
Allegato:
02_Maxwell - passaggio cruciale a.jpg
02_Maxwell - passaggio cruciale a.jpg [ 234.33 KiB | Osservato 2330 volte ]

Confronto con la versione in inglese reperibile qui come l'edizione tradotta
https://archive.org/search.php?query=:
Allegato:
02_Maxwell - pass cruciale CORREZ REFUSO b.jpg
02_Maxwell - pass cruciale CORREZ REFUSO b.jpg [ 171.38 KiB | Osservato 2330 volte ]

La versione inglese è coerente.
La traduzione italiana del 1973 no. (Quanti l'hanno riletta?)
Non sono n ed n' nella formula, ma u ed u'.
Devo dire che ciò mi consola non poco! :ook:

A discolpa c'è da dire che in un manoscritto le lettere n ed u possono essere confuse facilmente tra loro. Inoltre questa è la prima edizione della traduzione ...

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