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Appreso il Lemma XI, veniamo ai Corollari 2 e 3 che ci interessano:
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12_i_ PropVI TeorV richiamo-lemma XI -cor.jpg [ 334.95 KiB | Osservato 3733 volte ]
C'è un termine nuovo:
saette.
Niente paura:
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12_d_ PropVI TeorV cor1&5-saetta.jpg [ 114.34 KiB | Osservato 3733 volte ]
La chiamiamo più frequentemente
freccia, oggigiorno.
Il Corollario 2 ci dice che le frecce sono proporzionali ai quadrati degli archi.
Attenzione: archi piccoli. Funziona davvero. Provare per credere.
E' estremamente interessante osservare come in astronomia il concetto di arco piccolo (rispetto alla freccia) sia effettivamente riscontrabile nelle osservazioni delle traiettorie dei corpi, in particolare dei corpi del sistema solare.
Forse proprio le misure astronomiche hanno contribuito allo sviluppo di metodi matematici basati sui ragionamenti al limite, sulle approssimazioni delle curve mediante rette, sulle semplificazioni dei calcoli.
La traiettoria di un asteroide in cielo, seguita per diversi giorni, spesso appare con una curvatura minima, appena accennata.
Ciò sblocca la mente, apre nuove possibilità, aiuta a distinguere.
Poi finalmente (!!!) ecco la
Cinematica nel Corollario 3.
Compare la grandezza
Tempo. Abbiamo sempre parlato di geometria pura, finora.
Ora Newton estrae il coniglio dal cilindro: il Tempo!
Non siamo abituati noi moderni a tenerlo così nascosto. Eccolo qua!
Ma, delusione, è fugace l'apparizione del Tempo, perché immediatamente Newton lo associa all'arco mediante la proporzionalità diretta (velocità costante, archi piccoli).
Non può sfuggirci la grandissima abilità di Newton nel distinguere le grandezze importanti da quelle secondarie, nel discernere gli infinitesimi essenziali che contano e che vanno considerati da quelli di ordine superiore che si estinguono rapidamente nei passaggi al limite e che possono essere trascurati.
Anzi, diciamolo chiaramente, il trucco sta tutto lì: separare ciò che è essenziale da ciò che è superfluo.
Linearizzare le curve quando è possibile, ma non farlo (!) quando non è lecito.
Capire che cosa si deve fare in certe circostanze non è proprio un gioco da ragazzi.
Newton sa prevedere dove andrà a parare, tra lo stupore delle persone comuni.
Ho la sensazione che in questo avesse una marcia in più rispetto suoi contemporanei.
Quando la filosofia della sua procedura è diventata di pubblico dominio, ne hanno beneficiato tutti, matematici, fisici, meccanici, elettronici, informatici ...
Quindi, corollario 3, semplice, limpido, logico:
la saetta è proporzionale al quadrato del tempo (velocità costante, archi piccoli).
OK, ci può stare.

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