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MessaggioInviato: martedì 30 gennaio 2007, 20:50 
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Iscritto il: venerdì 18 agosto 2006, 22:41
Messaggi: 876
Località: Frascati (RM)
Girovagando su internet cercando info sulle galassie più lontane scoperte grazie alla lente gravitazionale ho trovato questo articolo:

http://newton.corriere.it/PrimoPiano/Ne ... ssie.shtml

Qui si parla di 15 miliardi e mezzo di anni luce, non è un po troppo? Dalla mia limitata conoscenza sapevo che l'universo era vecchio circa 14 miliardi di anni. Che accade? :D

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 13:07 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:46
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A me risulta che l'età sia stimata sui 13.7 miliardi di anni........
Non so, questo è scritto anche sul sito della NASA....

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 13:10 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:46
Messaggi: 70
Anche se pensanoci, le osservazioni servono più che mai a datare l'universo perchè manca una teoria unica ed efficace, quindi è possibile! La scoperta annunciata nell'articolo però, ricercando nel web, dovrebbe essere del 2002, e quindi nessuna notizia circa la nuova età dell'universo!? C'è qualcosa che non torna!

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 13:40 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
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Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
L'età dell'universo viene calcolata sulla base della costante di Hubble.
La distanza delle galassie invece, pure!
Il problema è l'indeterminatezza della costante di Hubble che viene considerata valida in un certo contesto (dove è possibile calcolare in modo diverso le distanze intergalattiche mediante per esempio le supernove di Tipo Ia) e da qui estrapolata.
Il problema è che le estrapolazioni non sempre sono corrette. E inoltre l'errore di misura è ancora molto elevato.
Per cui se un gruppo di ricerca calcola l'età dell'universo mediante un valore della costante di Hubble al limite della cosiddetta "forbice" mentre un altro gruppo usa l'altro limite per calcolare la distanza di una galassia potrà sembrare che la galassia è più vecchia dell'Universo, cosa che non è possibile.
Inoltre, tornando al discorso delle estrapolazioni, è sempre molto rischioso effettuarle al di fuori del campo di validità delle formule.
Prendiamo per esempio un'orbita di una cometa.
Se rileviamo tre posizioni con sufficiente precisione possiamo calcolare l'orbita. Ma se questi punti hanno una validità spaziale ridotta, per esempio di pochi milioni di km perché sono state rilevate posizioni a distanza di un giorno di distanza dall'altra e in un tratto di orbita molto distante dal perielio e dall'afelio, l'orbita avrà una certa indeterminazione tale da portarla a essere parabolica, iperbolica o ellittica.
Solo aumentando nel tempo e nello spazio le misurazioni potremo avvicinarsi a calcolare un'orbita più vicina possibile alla realtà.

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 14:10 
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Iscritto il: venerdì 18 agosto 2006, 22:41
Messaggi: 876
Località: Frascati (RM)
Grazie a entrambi,

In effetti sapevo che l'età dell'universo era una fonte di discussioni pari solo alla previsione della fine dell'universo stesso. Solo che non pensavo che ci fosse un arco di tempo così grande tra una stima e l'altra :)


Ragazzi io ho un dubbio, non sapevo se scriverlo o meno perchè non è facile, forse con uno schemetto ci riesco, spero abbiate la pazienza di rispondermi :D

Prendiamo in considerazione la galassia piu lontana da noi (G1), noi (N) e una galassia distante da noi di 5 miliardi di anni (G2) disposti così:

(...G1 <-----------14 miliardi di anni luce ----> N <------- 5 miliardi di anni luce ----> G2)

Se noi osserviamo G1, sappiamo che la luce che ci sta trasmettendo è quella di quando la stessa galassia viveva in un universo giovane (più o meno 750 milioni di anni (da articolo di cui sopra)).
Ma se un nostro fratello su G2 cercasse di guardare G1, cosa vedrebbe? o meglio, secondo la datazione dell'universo, non la potrebbe vedere, perchè la luce emessa da G1 arriverà a G2 solo tra circa 6 miliardi di anni. Però resta il fatto che si trova cmq a 19 miliardi di anni luce di distanza, e questo significa che vanno in direzioni opposte, perchè pur ammettendo che G1 si allontani da G2 al 99% della velocità della luce non potrà mai stargli distante più di 14 miliardi di anni luce.
Questo ragionamento, sicuramente sbagliato, mi porterebbe a pensare che, il "centro" dell'universo, o punto di bigbang, dovrebbe avere l'atomo piu lontano in ogni direzione a 14 o 15 miliardi di anni.
mmh.. che casotto :D
se qualcuno ha la pazienza di rispondermi io sono qui che aspetto con piacere!

Ciao
Roberto

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 14:22 
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Località: S. Agata Li Battiati
Guarda la cosa è molto semplice.
La costante di Hubble ha valore
72 +/- 8 km/ (sec * Mpc)

Per trovare il tempo dell'universo ti basta farne l'inverso.
Trovi in pratica che il tempo dell'universo è compreso tra 12.5 mld di anni e 15.6 mld di anni, dovuto al fattore di indeterminazione 8 presente nel valore della costante. Quindi direi che ci siamo con il dato riportato nell'articolo.

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 14:26 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16952
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ti rispondo velocemente ma anch'io ho avuto i tuoi dubbi.
Non devi vedere l'universo come un qualcosa che ha un punto fisico centrale.
Il nostro universo è ciò che possiamo vedere perché ci troviamo al suo interno. MA da qualsiasi parte noi guardiamo guardiamo sempre verso l'origine.
Se osservi una galassia posta nella costellazione del Cane Maggiore e che dista 10 miliardi di anni luce da noi vuol dire che la sua luce ha impiegato dieci miliardi di anni per raggiungerci. Ma se osservi una galassia nella Lyra distante anch'essa dieci miliardi di anni luce la situazione sarà la stessa.
Le due galassie si vedranno fra loro?
Sì ma la distanza sarà sicuramente diversa in quanto avranno posizioni reciproche diverse. Ciò non toglie che la luce che da noi è arrivata dopo dieci miliardi di anni di tragitto non possa raggiungere anche l'altra galassia ma ci impiegherà altri dieci miliardi di anni raggiungendola quando l'universo avrà un'età di dieci miliardi di anni in più.
Mi sto un po' aggrovigliando con i concetti ma il concetto è che la luce ha una velocità finita per cui quella che oggi ci raggiunge poi ci oltrepasserà e dopo un certo periodo di tempo, quando l'universo sarà più vecchio, raggiungerà il traguardo successivo.

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 14:32 
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Certo che però è dura accettare l'infinito... sia fisico che temporale.

Certo io posto che un infinito esista, se dico finito subito dopo mi chiedo: "e poi?"

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MessaggioInviato: mercoledì 31 gennaio 2007, 18:32 
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Se vuoi sapere qualcosa di più potresti guardare se trovi questo libro:
"Il cielo infinito" di Luca Amendola. A me è piaciuto molto e spiega molti concetti in maniera chiara e precisa!

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Renzo_Del_Rosso ha scritto:
Ciò non toglie che la luce che da noi è arrivata dopo dieci miliardi di anni di tragitto non possa raggiungere anche l'altra galassia ma ci impiegherà altri dieci miliardi di anni raggiungendola quando l'universo avrà un'età di dieci miliardi di anni in più.
Mi sto un po' aggrovigliando con i concetti ma il concetto è che la luce ha una velocità finita per cui quella che oggi ci raggiunge poi ci oltrepasserà e dopo un certo periodo di tempo, quando l'universo sarà più vecchio, raggiungerà il traguardo successivo.


Se non mi si é spappolato il cervello significa che la distanza massima per vedere una galassia corrisponde all'età dell'universo meno il tempo di formazione della galassia stessa ?

Ahi, mi sa che si é spappolato....


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