Grazie anche da parte mia GTBL. Or ora ho trovato il link di Darko, leggero'...
Nel frattempo dichiaro in ogni caso la mia incapacita' a capire a fondo l'argomento. Il problema che ho l'avevo gia' esposto ma colgo questa occasione per riproporlo: cosa varia, quando varia lo..."spaziotempo"?
Ovvero: poniamo che nel tragitto dell'interferometro la luce compia esattamente 300mila oscillazioni (insomma poniamo sia lungo un secondo luce, no?). E poniamo che ci stia arrivando luce da una stella con redshift, che so, z=2. Partita, cioe', quando lo spaziotempo era molto piu' "ristretto".
Bene, ora supponiamo che arrivi un'onda gravitazionale "quadra" per convenienza (cioe' la distorsione raggiunge il picco, rimane stabile poi cessa).
Supponiamo anche che l'intensita' dell'onda gravitazionale sia tale da distorcere lo spazio tempo e comprimerlo ESATTAMENTE come lo spaziotempo attorno alla stella di cui sopra, quando e' partita la luce.
Le mie domande cui non so dare risposta:
1) nel bel mezzo dell'onda, DA DENTRO L'ONDA (gia' perche' troppo spesso si visualizza la cosa manco fossimo delle divinita', che possono vedere lo spazio quadridimensionale dall'esterno), se analizzo lo spettro della stella, non vedo piu' il redshift?
2) e la luce dentro l'interferometro, ci mette sempre un secondo? E fa sempre 300mila oscillazioni?
3) e la struttura dell'interferometro, varia fisicamente di dimensioni, misurata con un metro rigido? Oppure c'e' COMOVENZA?
Ingenuamente io direi:
1) la luce della stella improvvisamente non e' piu' redshiftata. La metrica quando e' partita e' uguale alla metrica quando arriva, quindi e' luce senza redshift.
Gia' per la 2) e la 3) ho grossi problemi.
Se c'e' comovenza:
2) la luce ci mette stesso tempo e non e' shiftata. 3) le dimensioni in teoria aumentano ma questo non e' rilevabile da dentro il sistema. Similmente, anche la luce dell'interferometro sarebbe in teoria shifta, ma non e' rilevabile. Invece si vedrebbe la luce del Sole blushiftata.
Se non c'e' comovenza:
2) il secondo/luce ora e' piu' corto della lunghezza dell'interferometro. La luce ci mette piu' tempo ed e' redshiftata. 3) le dimensioni non cambiano
Ecco ad esempio da questo si vede che, nella mia ignoranza, sia che l'interferometro cambi di dimensione, sia che non lo faccia, non e' possibile rilevarlo.
Non sto proponendo una nuova fisica, sto chiedendo aiuto. Sicuramente quanto scritto e' incoerente, ma stavolta non chiedo correzioni ma proprio un tutorial che contempli queste domande
