Il 1 ottobre è stata annunciata la scoperta di un nuovo asteroide osservato nel 2015,
2015 TG387, con un periodo di ben 36.180 anni (si, avete letto bene!), un diametro
(presunto) di 300 km, ed attualmente a 80 UA dal Sole/Terra e una magnitudine di
24,3a
https://minorplanetcenter.net/mpec/K18/K18T05.htmlguarda caso sono usciti nei giorni scorsi un centinaio di oggetti TNO osservati (nel
2015) quando era appena uscita la storia del possibile IX pianeta, segno che gli
Americani credono veramente a questo pianeta tanto da averne scatenato subito
la caccia zitti, zitti.
Questo oggetto, 2015 TG387, è attualmente di 24,3a quindi fuori della portata degli astrofili ma
la sua scoperta mi ha permesso di fare dei calcoli, che si potevano anche fare senza
la sua scoperta ma che essa conferma, quindi, salvo errori aritmetici da parte mia
abbiamo, ammettendo che il IX pianeta abbia lo stesso albedo di 2015 TG387:
prima colonna...seconda colonna.....terza colonna
...magn..............distanza dal...........diametro
apparente............Sole in UA..............in km
....24,3....................80......................300
....19,3....................80.....................3000
....23,3..................200....................3.000
....21,3..................200....................7.500
....25,3..................500....................7.500
....24,2..................500...................12.750
vorrei ricordare che il IX pianeta dovrebbe orbitare a una
distanza media dal Sole di 200-500 UA e avere una massa
di circa 10 la Terra che per un pianeta roccioso significa un
diametro di 25.000 km (2 x 2 x 2 il diametro terrestre),
valore valido anche per uno pianeta gassoso.
Come vedete il IX pianeta, se esiste, è già alla nostra portata,
col telescopio Webb lo sarà ancora di più.
Unico problema che è venuto fuori dai miei calcoli è che se
la sua eccentricità è molto alta come per 2015 TG387, il suo
spostamento angolare per unità di tempo sarà molto simile
a quello delle stelle più vicine o a quello delle stelle ad
elevato moto apparente, ma anche questo problema sarebbe
risolvibile usando adeguati filtri fotometrici (e si, essi servono
anche in questo caso) perché usandone almeno due, possibilmente
di più si potrà distinguere abbastanza agevolmente tra corpi che
riflettono la luce del Sole e le stelle con spettri diversi da quello
solare.
Ciao.
Roberto Gorelli