Lo so benissimo che la forza centrifuga è considerata una forza apparente, fittizia, ma questo non vale nel pendolo, dove essa è reale e consiste nella componente della forza peso perpendicolare alla tangente.
Il bimbo che va sulla giostra è sottoposto solo a forza centripeta (la reazione vincolare generata dal sediolino a cui è legato), ma se il bimbo, mentre la giostra gira, fosse attirato da qualche forza dall'esterno, egli sarebbe sottoposto a due forze opposte, una centripeta e una centrifuga.
Nel pendolo avviene qualcosa di simile.
La sfera del pendolo, mentre oscilla, è sottoposta a una forza centrifuga (la componente della forza peso perpendicolare alla tangente) e ad una forza centripeta (la reazione vincolare generata dal fulcro).
Su questo spero non ci siano dubbi.
Bene, io ritengo che ciò accade anche nei pianeti del sistema solare ed in tutti i corpi dell'universo moventisi di moto circolare o ellittico attorno ad un determinato centro gravitazionale, e lo dimostro applicando ai pianeti del sistema solare la legge di Galileo che regola il periodo del pendolo, o meglio din un particolare tipo di pendolo definito "oscillatore armonico".
Oltre a ciò invoco le altre tre evidenti analogie tra pendolo e sistema solare, più volte menzionate.
Lo schema del pendolo si ripete sempre nell'universo: il Sole gira attorno al centro della via lattea perché il buco nero supermassiccio che sta al centro della via lattea, esercita un effetto sia attrattivo che repulsivo che, unitamente alla spinta primordiale del big bang, genera il pendolo.
Il Sole, infatti, ha un periapside ed un apoapsids, come i pianeti del sistema solare.
Di recente è stata scoperta una stella che orbita molto vicino al centro della via lattea ad una velocità altissima: 10.200 km al secondo.
La stella ha un'orbita abbastanza stabile, nonostante l'elevatissima attrazione gravitazionale esercitata dal buco nero supermassiccio.
Gli astronomi si chiedono come mai la stella, pur viaggiando così vicina al buco nero supermassiccio, non ci cada dentro.
La spiegazione a mio avviso è sempre il pendolo: il buco nero, a partire da una certa distanza da esso, non esercita solo una forza attrattiva, ma anche una repulsiva, e questo da vita al pendolo, il quale permette il moto perpetuo della stella attorno ad esso.
La velocità della stella è così elevata semplicemente perché lo dice la legge del pendolo: all'aumentare di g ed al diminuire di L, si riduce T, quindi aumenta la velocità del pendolo.
Questo accade anche nei pianeti del sistema solare, infatti Mercurio, che è il più vicino al Sole, è anche il più veloce.
La mia non è una teoria predittiva, è una scoperta: la scoperta consiste nel fatto che i pianeti si muovono nel rispetto della legge del pendolo, ergo il sistema solare È un pendolo.
Conseguentemente si deve ritenere che sui pianeti esistono le medesime tre forze a cui è sottoposto il pendolo, che si vedono nel mii disegno.
La teoria di Einstein è solo un valido espediente matematico per correggere le formule di Newton, espediente che consiste nel relazionare alla velocità della luce (massimo valore della velocità raggiungibile in natura, ma non costante) i parametri orbitali necessari al calcolo delle orbite, e nell'essere stato il primo a "geometrizzare" la gravità, applicando la tecnica della geidetica, propria della geometria bidimensionale, alla realtà tridimensionale.
Questo è un merito indiscutibile di Einstein, ma non va oltre questo, non riuscendo a spiegare come avviene il moto "perpetuo" dei pianeti attorno al Sole e di tutti i corpi celesti attorno ad un determinato centro gravitazionale, il quale va invece spiegato alla luce del meccanismo del pendolo che, come aveva notato il grande Galileo, è perpetuo, come il moto dei corpi celesti.
_________________ Bisogna aspettare un altro po'...
Ultima modifica di lennyus il lunedì 5 dicembre 2016, 9:24, modificato 2 volte in totale.
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